Coronavirus, Andrea Devicenzi: "Abbiamo tanti pregi come italiani, ritroviamo il senso di comunità"
Oltre ad ascoltare i telegiornali, oltre guardare il telefono perdendo del tempo su una notizia che magari è sempre la stessa, invece di stare sei ore davanti alla TV, potremmo prendere un libro e iniziare a studiare qualcosa

MARTIGNANA PO – E’ il messaggio di uno che abituato a combattere lo è da sempre. Non si è fermato Andrea Devicenzi, iron man, motivatore nelle scuole e imprenditore impegnato nella promozione delle Katana, le stampelle di nuova generazione da lui stesso concepite per migliorare le perfermances degli amputati. Parole che invitano tutti ad affrontare questo periodo con coraggio, imparando a trarre il positivo anche da quella parte del bicchiere che rimane vuota.
“Sono qui – spiega Andrea – in diretta dall’aeroporto di Lussemburgo dove sono rimasto due giorni per per vari motivi. La situazione pesante si percepisce, non è delle migliori. Qui in Lussemburgo è tutto bello, tutto ordinato. Però l’Italia resta un paese straordinario. Come sapete anche nei cammini sono impegnato a far conoscere il nostro paese. E’ arrivato il momento in cui ogni italiano deve tirare fuori quello che è capace di fare. È vero, abbiamo tanti difetti ma pure tantissime tantissime capacità che il mondo ci invidia. Dobbiamo essere coesi per uscire da questo momento. Mettiamo in campo tutta la nostra positività. Deve esserci molto realismo perché ho situazione è seria, ma impegniamoci per prepararci a quando questa situazione finirà. Impegnamoci per affrontare questa emergenza facendo ogni giorno del nostro meglio, lamentandoci meno e alzando il livello di energia. C’è un’energia estremamente bassa che non aiuta. Lavoriamo ognuno per mantenere alta quest’energia magari visualizzando e cercando di immaginare quando tutto questo finirà. Che sia tra due settimane, un mese o 3 mesi non lo sappiamo. Quel che sappiamo è che il tempo passa velocemente e passano velocemente anche le settimane. Cerchiamo di trovare anche in questo bicchiere mezzo vuoto cosa c’è dentro. Cerchiamo di fare magari anche cose che non abbiamo mai fatto cose che non facevamo perché non avevamo tempo. Oltre ad ascoltare i telegiornali, oltre guardare il telefono perdendo del tempo su una notizia che magari è sempre la stessa, invece di stare sei ore davanti alla TV, potremmo prendere un libro e iniziare a studiare qualcosa, che so, approfondire una nuova competenza che ci può tornare a comoda nel nostro nel nostro lavoro. E ancora passare magari più tempo con la nostra con la nostra famiglia trovando quegli stimoli che ci fanno capire con più forza che siamo vivi. Comunque c’è sempre una una via d’uscita. In questo caso non conosciamo ancora le tempistiche ma ci sarà una via d’uscita e la vita riprenderà come prima. Se la nostra vita la portiamo ad un livello anche più alto di esperienza di consapevolezza e di conoscenza, questo periodo potrebbe anche rivelarsi utile. Dobbiamo ritrovarci uniti come italiani, mostrando a tutti le nostre qualità. Di qualità ne abbiamo tutti tantissime. Mostriamo di essere una comunità”.
Questo poi il messaggio successivo: “Il Lussemburgo è uno stato ricco ma grigio. Noi un po’ più poveri ma con la vita dentro oltre a mille colori. Inutile ammettere che un po’ di preoccupazione c’è ma vi chiedo di pensare a quando tutto questo sarà finito. Mi conoscete e sapete che le domande fanno parte della mia vita e mi supportano in un costante miglioramento personale, senza paragoni con nessuno. Prendiamoci un impegno e cominciamo ad inondare l’oceano a piccole gocce. Iniziamo a fare una cosa bella che non abbiamo mai fatto. Cosa ho sempre voluto fare ma non ho mai trovato il tempo? Serve impegno, certo, ma siamo italiani, forti, tenaci, belli. Tra qualche mese ci berremo un buon bicchiere di vino assieme e sorrideremo.
Vi abbraccio”.
N.C.