Oglio Po, riaprire il Punto Nascite in via sperimentale come in Emilia. Lo chiede Perteghella
I Punti Nascite riaperti garantirebbero il servizio a donne senza precedenti di gravidanze complicate o complicanze post partum materno infantili al fine di garantire la sicurezza delle mamme, dei nascituri e degli operatori sanitari”
VIADANA – Chiedere a Regione Lombardia, e al contempo al Ministero della Salute, di fare la stessa cosa che ha fatto Regione Emilia Romagna: riaprire cioè il Punto Nascite di Casalmaggiore in via sperimentale, con parti possibili con il consenso delle mamme che volontariamente accettano di partorire, appunto, a Vicomoscano. Un protocollo adottato per quattro Punti Nascita chiusi in Emilia Romagna tra Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna e che ora tornano attivi con questa metodologia specifica a quattro anni dalla chiusura.
La richiesta passa da una mozione presentata a Viadana dal consigliere di minoranza, e candidato sindaco per Viadana Democratica per la corsa alle amministrative 2020, Silvio Perteghella. “Il protocollo sperimentale avrebbe l’obiettivo di riaprire il reparto – scrive il consigliere – e di consentire un minor numero totale di parti rispetto al passato perché verrebbero escluse le gravidanze a rischio. Rispetto ad oggi sarebbe un punto di ripartenza molto importante per tutta l’area casalasco viadanese”.
La volontà espressa da Perteghella in modo esplicito è di partire da Viadana per coinvolgere altri sindaci e altri comuni del comprensorio, dato che il fronte comune è stato certificato dai vari documenti e dal ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato, che ha raccolto le firme di oltre 20 primi cittadini. “Circa dieci giorni fa Regione Emilia Romagna ha predisposto un protocollo d’intesa inviato al Ministero della Salute che dovrà esprimersi entro 60 giorni per consentire la riapertura di alcuni Punti Nascite – spiega Perteghella nella mozione -.
I Punti Nascite riaperti garantirebbero il servizio a donne senza precedenti di gravidanze complicate o complicanze post partum materno infantili al fine di garantire la sicurezza delle mamme, dei nascituri e degli operatori sanitari”.
“Da qui la richiesta di una audizione congiunta – spiega Perteghella – tra i Sindaci dell’Ambito Sanitario Sperimentale Casalasco Viadanese, Assessorato Regionale alla Sanità e Ministero della Salute per affrontare la discussione in merito alla proposta di un Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Ministero che abbia i medesimi contenuti di quello predisposto e proposto da regione Emilia Romagna al fine di poter vedere riaperto il Punto Nascite Oglio Po”.
Giovanni Gardani