Oglio Po, mozione di CNC sull'ospedale "Apprezziamo la coesione tra sindaci"
"La coesione dei sindaci cremonesi è fatto straordinario e noi raccomandiamo al sindaco di cogliere questa congiuntura per far inserire nel documento comune le principali istanze del nostro presidio "
CASALMAGGIORE – Il gruppo consiliare d’opposizione Casalmaggiore la nostra Casa ha presentato una mozione relativa all’ospedale Oglio Po. “La coesione dei sindaci cremonesi è fatto straordinario e noi raccomandiamo al sindaco di cogliere questa congiuntura per far inserire nel documento comune le principali istanze del nostro presidio oltre che una attenzione verso i servizi sanitari del sud della Lombardia”.
Questo il testo del documento: “Vista la delibera XI/1179 del 28/01/2019 ”Definizione dei requisiti ed individuazione dei presidi ospedalieri sede di DEA di II livello” che priva il sud della Lombardia di DEA di II livello; visto il nuovo modello organizzativo per l’Ambito interaziendale Casalasco-viadanese redatto dalla Regione e oggetto di imminente deliberazione, come illustrato dall’Assessore Gallera durante il Consiglio comunale cittadino del 16 gennaio 2020; vista la necessità di un rilancio strategico volto a trattenere i medici presso l’azienda ospedaliera di Cremona e di Casalmaggiore; visti tutti gli impegni assunti dall’assessore Gallera durante il Consiglio comunale cittadino del 16 gennaio 2020; visto il nuovo corso avviato con la recente campagna elettorale emiliano-romagnola e le dichiarazioni del neo ministro Speranza; vista la straordinaria congiuntura che si è venuta a creare in questi giorni di una convergenza di tutti i sindaci del cremonese su un documento da presentare il 18 febbraio all’Assessore Gallera; propone al Consiglio comunale di votare affinché, in quel documento, sia proposto anche: l’inserimento delle tematiche specificamente legate al presidio Oglio-Po oggetto di impegno assunto dall’Assessore Gallera durante il consiglio cittadino del 16 gennaio 2020 ovvero mantenimento ps H24 come dgr 1046/18 con accessi superiori ai 100 al giorno e Ambito come da modello organizzativo regionale; l’inserimento del rinnovo del primariato di Radiologia, del mantenimento dei primariati di Chirurgia e Ginecologia e della reintroduzione del primariato di Ortopedia; l’inserimento della richiesta di avviare un confronto tra Regione, Ministero e Comuni del territorio per la riapertura del Punto nascita; l’inserimento della ASST di Cremona nel numero delle aziende ospedaliere sede di D.E.A. di II livello: Cremona può quindi diventare sede di TIN e essere Hub per Crema e per il casalasco-viadanese”.
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