Ambiente

Bando Umberto Chiarini, vince la scuola dell'Infanzia di Roncadello: tutti i premiati

"Ci siamo incontrati tre volte per valutare nel dettaglio i vostri progetti. Ci riconosciamo in essi, li abbiamo fatti nostri. Siete e siamo dalla parte giusta. La parte di quella comunità che diventa foresta di saperi, che cresce, senza fare rumore" ha detto Damiano Chiarini.

CASALMAGGIORE – Dopo Casalmaggiore, col successo nel 2019 del Polo Romani, ecco che la nuova edizione del Bando Chiarini finisce ad una frazione di Casalmaggiore, ossia alla scuola di Roncadello. Sono stati consegnati sabato i premi – e al contempo è stata svelata la classifica – per quanto concerne i progetti presentati dalle scuole delle province di Cremona, Mantova, Reggio Emilia e Parma, che hanno scelto di partecipare al concorso che ricorda l’ambientalista Umberto Chiarini e lo fa nel modo più concreto possibile: coinvolgere i cittadini di domani in iniziative legate all’ecologia.

Damiano Chiarini, figlio del compianto Umberto, ha introdotto la giornata in biblioteca Mortara a Casalmaggiore, ricordando come il mese di gennaio appena passato sia stato quello con le temperature più alte di sempre. “Da una parte vediamo – ha detto Chiarini – un sistema economico energivoro e divoratore di risorse che ha le sue basi sulla cultura dello scarto, applicata alle risorse quanto alle persone. Sembra che ci siamo dimenticati che tutto è interconnesso. Il nostro modo di vivere, consumare, in rapida velocità, incide sull’ambiente e sull’uomo. Dall’altra abbiamo esempi virtuosi che ci danno risposte e speranza, basati sulla cultura della cura. A un primo livello internazionale penso all’Europa, che ha dichiarato lo stato di emergenza climatica, capace di investire 100 miliardi per un green new deal per un continente ad impatto climatico zero nel 2050. A un secondo livello penso a quegli stati come la Danimarca che si è data da tempo l’obiettivo al 2030 di riduzione del 70% della dipendenza dalle fonti fossili (l’italia si è data l’obiettivo del 37% e sappiamo che questo non basta). Al terzo livello le comunità locali, i Comuni che hanno capito l’importanza delle proprie politiche per sviluppare processi di cambiamento, pochi ma virtuosi, anche rivieraschi, che hanno saputo coniugare custodia dell’ambiente ed economia locale, piccole comunità attente”.

“Una recente ricerca – ha poi ricordato Chiarini – afferma che  il 32% degli italiani tra 18 e 34 anni è classificabile come “refrattario” (ha una visione estremamente parziale e quasi scorretta della sostenibilità), mentre i “coinvolti a 360 gradi” (comportamenti che dimostrano un impegno concreto sui temi della sostenibilità ambientale) sono il circa 25 %. Nel 2045 secondo l’Istat l’età media della popolazione italiana sarà di 49,7 anni, la popolazione attiva scenderà al 54,3% del totale, mentre saranno sempre più minoranza i giovani, attualmente protagonisti delle più incisive manifestazioni per la difesa dell’ambiente. Insegnare, educare, non è un lavoro qualunque: solo educando i giovani alla cura dell’uomo e dell’ambiente  possiamo formare donne e uomini del domani. Solo diventando noi educatori, insegnanti, genitori, famiglie, modelli virtuosi mediante le nostre azioni possiamo dare credibilità a ciò che insegniamo”.

“Ecco allora l’importanza del nostro piccolo riconoscimento che questa mattina vi daremo – ha concluso Chiarini -. Avremmo voluto  premiare tutte le scuole partecipanti, ma non abbiamo potuto. Le poche risorse a disposizione non lo permettono. Ci siamo incontrati tre volte per valutare nel dettaglio i vostri progetti. Ci riconosciamo in essi, li abbiamo fatti nostri. Siete e siamo dalla parte giusta. La parte di quella comunità che diventa foresta di saperi, che cresce, senza fare rumore, capace di coprire il rumore degli alberi abbattuti. La corrente di quell’acqua di speranza fatta di piccole gocce che corre verso il mare della Vita. Umberto ci ha lasciato una grande eredità di valori e questi premi sono il modo migliore per ricordarlo camminando sui suoi insegnamenti”.

Il ruolo decisivo – è stato insomma evidenziato – passa dall’educazione, dunque dalle famiglie e dalle scuole. Da qui la decisione nel 2012 di dare vita al Bando Chiarini. I saluti istituzionali sono giunti da Vittorio Rizzi per la biblioteca, Sara Manfredi assessore del comune e Mauro Ferrari, presidente della commissione che ha assegnato i premi: 1200 euro al primo posto, 1000 al secondo e poi a scendere 800 euro più 500 (a testa) per i due ex aequo sul quarto gradino. Come detto la scuola dell’Infanzia Diotti di Roncadello ha vinto piazzandosi davanti alla scuola elementare Verdi di Reggio Emilia e al Polo Romani, scuola superiore, di Casalmaggiore, mentre la scuola dell’Infanzia Nasinsù di Casaloldo (Mantova) e l’elementare Don Milani di Parma hanno chiuso al quarto posto a pari merito. Il progetto vincente, curato dalle insegnanti Luigina Donnini e Rossana Bocchi, dal titolo “Il filo di Arianna… e il bosco di Fossacaprara” porterà i bambini ad esplorare e conoscere il bosco e i suoi abitanti, con specie vegetali e animali, in un gioco tra fiaba e realtà.

Di seguito ecco i progetti vincenti (in ordine di classifica) con le motivazioni della giuria:
Istituto Comprensivo “G. Diotti” Infanzia Roncadello (CR)
con il progetto: “il filo di Arianna…e il bosco di Fossacaprara”
Referenti: Donnini Luigina, Bocchi Rossana
Un progetto impeccabile, che utilizza con sapienza un aiutante magico, la foglia Arianna, per esplorare il bosco e i suoi abitanti: bambini e famiglie conosceranno vegetali e animali, autoctoni e alieni, ricoprendo il fascino del gioco fra fiaba e realtà.

Scuola Primaria Statale “G. Verdi”, Reggio Emilia (RE)
con il progetto. “Everyday For Future”
Referenti: Campo Claudia, Romani Maria Teresa
Il progetto inserisce una modalità innovativa di concorrenza (competizione non competitiva) fra le classi per sollecitare studenti, insegnanti e famiglie a realizzare pratiche virtuose quotidiane ispirate a stili di vita sostenibili attraverso mobilità, riduzione dell’uso di plastiche, riciclaggio dei rifiuti, risparmio energetico, autoproduzione di vegetali.

Istituto “G. Romani” Casalmaggiore (CR)
con il progetto: “Un Po tanto amato”
Referenti: Storti Giuseppe, Strina Valentina
Il progetto persegue la conoscenza del fiume nei suoi aspetti idraulici, biologici ed ecologici, inserendosi nella cornice della Green School: rete lombarda per lo sviluppo sostenibile, e mira a promuovere nella società civile la conoscenza dei temi ambientali e a favorire azioni finalizzate alla tutela ambientale e alla mitigazione dell’impatto antropico.

Istituto Comprensivo Ceresara Scuola dell’Infanzia “Nasinsù”, Casaloldo (MN)
con il progetto. “Outdoor Education: una scuola a cielo aperto”
Referenti: Monica Tosi, Denis Rizzardi
Il progetto prevede la creazione, l’utilizzo e la manutenzione di arredi negli spazi esterni: mangiatoie per uccelli, percorsi sensoriali, giochi, una collinetta. Forte di un partenariato assai esteso garantisce una pregevole continuità con altri ordini scolastici e con le attività estive.

I.C. Montebello “Primaria don Milani” Parma (PR)
con il progetto: “Due passi nella Parma”
Referenti Gennari Silvia, Cappellini Patrizia
Il progetto considera l’acqua (“la Parma”) nel contesto dell’ambiente urbano come elemento costitutivo della vita quotidiana, con gli studenti impegnati a osservare, studiare, ed infine accompagnare i genitori alla scoperta di questo ambiente così vicino eppure spesso poco considerato come importante habitat naturale.

Giovanni Gardani

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