Deraglia un treno tra Piacenza e Lodi: due morti, molti feriti e pesanti disagi al traffico
Secondo le primissime stime, due vagoni si sarebbero ribaltati, oltre alla motrice, e ci sarebbero due morti, entrambi i macchinisti. Una trentina sono invece i feriti: in sostanza tutti i passeggeri. Il più grave è un addetto alle pulizie del convoglio.
Un grave incidente ferroviario a pochi passi da Cremona, tra Casalpusterlengo e Livraga, ha interessato, all’alba di giovedì 6 febbraio, la tratta ferroviaria tra Piacenza e Lodi. Ancora poche le informazioni sull’evento. Si tratterebbe di un treno Frecciarossa deragliato intorno alle sei. Sul posto è in corso l’intervento dei soccorritori, provenienti dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, oltre a diverse squadre dei Vigili del Fuoco.
Secondo le primissime stime, a ribaltarsi per prima è stata la motrice, che è finita contro una struttura a bordo strada, portandosi dietro due vagoni. Due sono i morti, entrambi ferrovieri: Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, il macchinista del treno e un altro addetto delle Ferrovie dello Stato. Sono invece 27 i feriti, fortunatamente non in modo grave: in sostanza tutti i passeggeri. Il più grave è un addetto alle pulizie del convoglio. Si tratta del primo treno Frecciarossa della giornata, tra Milano e Salerno. Dei feriti, 2 sono stati trasportati a Crema e altri 3 a Cremona. Uno di questi è stato trasportato in elisoccorso, con codice giallo.
Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine presenti sul posto, la motrice del convoglio è sviata dai binari, uscendo poi completamente dalle rotaie. E’ finita prima contro un carrello parcheggiato su un binario parallelo, quindi ha terminato la propria corsa contro una casa cantonale delle ferrovie. Lo sviamento potrebbe essere dovuto a un problema a uno scambio. Ripercussioni pesanti sulla linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova: come riporta il sito di Trenord, “Sono previsti rallentamenti e ripercussioni anche per i treni sulla Milano-Piacenza e Milano-Mantova. È in corso la riprogrammazione del servizio che interesserà la direttrice nelle prossime ore”. Per il momento il Mantova-Milano delle 8.20 terminerà la propria corsa nella stazione di Codogno, mentre il Milano-Mantova delle 12.20 partirà dalla stessa stazione.
A poche ore dalla tragedia non mancano le reazioni, in primis da parte delle organizzazioni sindacali, che per la giornata di venerdì promuovono uno sciopero di due ore di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12. “La notizia della perdita di due macchinisti e del ferimento di due membri dell’equipaggio e di 25 passeggeri ci addolora profondamente” dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa. “Esprimiamo vicinanza e cordoglio alle famiglie dei due macchinisti deceduti e auguriamo pronta guarigione ai membri dell’equipaggio e ai passeggeri feriti. È terribile che facendo correttamente, diligentemente e con professionalità e passione il proprio lavoro si possa perdere la vita ed è ancor di più inaccettabile quando questi eventi si verificano in un sistema tra i più avanzati a livello mondiale dal punto di vista della sicurezza. Siamo stati già convocati dal gruppo Fs domani alle 12 e vogliamo capire, per quanto sarà possibile, la dinamica dell’incidente, dopodiché avvieremo tutte le iniziative del caso”.
Anche Codici Lombardia interviene sulla vicenda, lanciando una class action per i viaggiatori ed esortandoli a contestare immediatamente il danno, con un modulo messo a disposizione dall’associazione stessa: “Poteva essere l’ennesima strage” dichiara il segretario regionale Davide Zanon. “Ma fortunatamente il convoglio era semivuoto. Vogliamo innanzitutto esprimere estremo cordoglio per le vittime ed un pensiero per tutti coloro che sono ricoverati in attesa delle dovute cure. Detto ciò non possiamo non ricordare a tutti i viaggiatori che si trovavano su quel treno che quanto accaduto ha delle ripercussioni in merito alla responsabilità, che esulano dall’accertamento dei fatti”.
“Immaginiamo che la situazione in quei momenti sia stata abbastanza caotica per non dire peggio, per cui abbiamo attivato sin da subito il nostro ufficio legale e abbiamo messo a disposizione un modello per tutti coloro che erano trasportati su quel treno e hanno subito danni di varia natura, sia fisici che morali, per attivare un’azione di classe che consentirà di riunire tutti coloro i quali hanno diritto ad un risarcimento in un unica azione legale” conclude.
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