Cronaca

Sede CRI Casalmaggiore, a breve l'asfalto. Berardi: "Offriremo tutti i servizi per cui abbiamo lavorato"

Ma oggi non conta più, non conta affatto: la Croce Rossa ha la sua nuova sede, questione di qualche settimana ancora e verrà aperta. Con tutti i servizi che potrà offrire. Il resto - seppur non dimenticato - è alle spalle.

CASALMAGGIORE – Non poteva essere altrimenti, nessuno si è candidato anche timidamente qualcuno ha cercato di farlo. Ma i numeri per arrivare alla sola candidatura secondo regolamento sono importanti e bisogna averli. Allora ancora una volta il senso di responsabilità di Rino Berardi ha avuto la sua ragione. Con lui una lista di candidati fatta di gente che vuole solo il meglio per la CRI con “il futuro è adesso”

Insomma Berardi ancora presidente? Sembra proprio così e tra i volontari e la gente questa scelta sembra quella più giusta e naturale.

Nonostante tutto Rino Berardi, che ha le spalle larghe, va avanti. Negli ultimi mesi sono state tante le parole che gli hanno fatto male. Improprie per chi, come lui, ha dato vita a qualcosa di realmente straordinario. Non ha perso comunque, neppure per un giorno, la convinzione di potercela fare. Nonostante tutto, e tutti. La nuova sede della Croce Rossa offrirà un servizio davvero importante: medici e specialisti, centro infermieristico (21 infermiere volontarie, copertura 24 ore su 24), primo soccorso.

Appena il tempo lo permetterà verrà posato l’asfalto e così l’esterno della nuova sede della Croce Rossa potrà dirsi terminato. Oggi si sta terminando il fondo così detto stabilizzato,.Con qualche mese di ritardo rispetto alle previsioni si, ma tutto doveva essere fatto col massimo della cura e qualche problema effettivamente c’è stato ma è inutile parlarne. Sono tutti problemi da che ormai sono alle spalle anche se parte questi dovranno essere rielaborati a bocce ferme. Si procede verso la fine nonostante gli ostacoli burocratici e le varie opinioni legittime di chi non sa le cose con l’auspicio che ora lo stesso gran parlare sia utilizzato al fine di promuovere un grande dono per la cittadinanza.

L’interno è pressoché concluso. Mancano gli arredi che però già ci sono – devono solo essere sistemati – e qualche piccolo lavoro che si concluderà nel giro di una settimana.

“L’ultima parte dei lavori sta terminando – spiega il presidente – ma a nessuno è sfuggito che il piazzale è rimasto fermo negli ultimi mesi”.

La percezione che tutto fosse fermo era comunque solo una percezione, perché all’interno i lavori non hanno mai avuto sosta. “Sì – prosegue – dentro i lavori sono andati avanti. Per l’esterno, della gran parte compresa l’asfaltatura abbiamo dovuto assumercene l’intero onere, pur di terminare. Alcune cose erano da fare, ad altre abbiamo dovuto riporre mano per farle ad hoc. La scelta di fare gli asfalti è caduta su una ditta esterna al territorio. Una scelta, non neghiamo di opportunità economica e di garanzie che la ditta ZEBA di FIDENZA ci ha offerto. Non potevamo più attendere oltre e ascoltare in alcuni casi solo sciocchezze che ci portavano fuori tempi massimi. Del resto senza terminare gli esterni era impensabile aprire la nuova sede, era come avere un bellissimo vestito ma scolorito”.

I ritardi naturalmente hanno scatenato una ridda di voci. “Sono stati oggetto di critica – conclude il consiglio direttivo, in chiacchiere rese da parte di chi ha perso ottime occasioni per stare zitto. Non è bello che alla Croce Rossa vengano fatti i conti in tasca, perché la Croce Rossa è della gente e quello che è stato realizzato è stato fatto per tutti indistintamente. Fare variazioni e fare interventi in una struttura complessa come questa porta sempre a ritardi che sono arrivati anche se speravamo di no. Se ritarda il privato è naturale, se ritarda un’associazione deve esserci per forza qualcosa che non va e invece la logica di giudizio dovrebbe esere la stessa. Questa sarà una struttura che offrirà al più presto tutta una serie di servizi per i cittadini, e siamo fieri di questo. Ricordo peraltro, giusto per parlare del centro di medicina Umanità , che la Croce Rossa è nata con i propri ambulatori da campo già nella prima guerra mondiale, da 100 e passa anni il nostro lavoro è anche è proprio questo. Come è quello del soccorso Siamo stati i primi ad offrire questo tipo di servizi e li offriremo anche nel prossimo futuro”.

Giusto per chiarire. La nuova sede della Croce Rossa è giunta quasi al termine. Con qualche mese di ritardo rispetto ai tempi ma tutto è stato fatto con puntigliosa caparbietà. Perchè ai volontari, ai cittadini, ai comuni e a chi ne usufruirà andava data la certezza del massimo servizio con la massima qualità, in ambienti concepiti e realizzati a regola d’arte. Con la massima rigidità anche sulle spese. Qualche amarezza, qualche delusione, e qualche boccone amaro da mandare giù certo c’è stato ma oggi non conta più, non conta affatto: la Croce Rossa ha la sua nuova sede, questione di qualche settimana ma senza preannunciare la data esatta di inaugurazione, per scaramanzia. La sede sarà presto fruibile con tutti i servizi che potrà offrire. Il resto sarà – dopo, alla luce dei fatti – solo storia.

Nazzareno Condina

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