Via Centauro, cesso a cielo aperto. A cento metri da piazza Garibaldi
Qui l'educazione non serve, è strumento che ha fallito già da tempo. Servono le sanzioni, quelle pesanti. Il portafoglio - soprattutto quando viene toccato - è l'unico strumento dal linguaggio universale e - per alcuni - comprensibile.

CASALMAGGIORE – Abbandonati a se stessi. Nonostante i proclami, nonostante il supposto controllo sbandierato da tutte le amministrazioni da almeno 20 anni – che non c’è affatto – e nonostante tutto. Qui la sicurezza è solo una parola, come parole vuote di significato sono il decoro e la tranquillità. Venerdì mattina, quando è sceso da casa uno dei residenti – il nome lo teniamo per noi, visto che poi non si sa mai – ha trovato, nel solito urinatoio a cielo aperto che è la prima rientranza della seconda parte di vicolo Centauro, anche sterco. E non era sterco di cane, visto che i cani il deretano non se lo puliscono con la carta. Oltre a quello bottiglie di birra, bicchieri vuori ed un forte odore. Di fallimento, oltre che di deiezioni.
La zona è buia. Chiusa al traffico è area – a quanto sembrerebbe e ci rivela chi ci ha passato la foto che ha assistito personalmente a scambi poco chiari – gradita anche al probabile spaccio. Un’area in cui non arriva nessuno, se non le bande dei soliti sbandati, gli ubriachi e qualche stronzo, e questa volta con due gambe e due braccia, non solo fisico. “Mi fa piacere che i trashbusters vadano a ripulire le aree dove gli incivili gettano rifiuti, sono encomiabili, ma il problema non è risolto. Soprattutto in un’area come la nostra, senza la repressione dura di un certo tipo di comportamenti, tutto si ripete. Sto cercando di vendere casa, e presto conto di trasferirmi perché vivere lì è impossibile”. Impossibile, a cento metri dalla piazza principale della città.
Il bar questa volta non c’entra. Chiude alle 23 e chi utilizza il vicolo alla propria maniera, lo fa ad ora più tarda.
La foto che ci ha girato il residente è eloquente, non servono ulteriori spiegazioni. La cacca è sulla sinistra, ma a parte quella serve un controllo serio, magari con l’ausilio delle video trappole in dotazione alle forze dell’ordine. Qui l’educazione non serve, è strumento che ha fallito già da tempo. Servono le sanzioni, quelle pesanti. Il portafoglio – soprattutto quando viene toccato – è l’unico strumento dal linguaggio universale e – per alcuni – comprensibile.
N.C.