Punti Nascita, dall'Appennino una Speranza: "Ministero disposto a rivedere la legge del 2010"
Ad Alto Reno Terme il Ministro Speranza si e? detto pienamente disponibile a riaprire la discussione in materia tenendo conto delle sofferenze legate alle chiusure dei punti nascita per questioni numeriche nelle aree periferiche e montane.
Una opportunità per il Punto Nascite Oglio Po può arrivare dall’Appennino Tosco Emiliano. Qui lunedì era presente per una visita istituzionale il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Lo stesso è stato per la precisione ad Alto Reno Terme, sede dell’Ospedale Costa, in occasione di un incontro politico-elettorale sulla sanita? nelle Aree Montane, organizzato dai Consiglieri regionali Igor Taruffi e Elly Schlein, candidati con la lista “Emilia-Romagna Coraggiosa”.
La Presidente Nazionale del CISADeP, Coordinamento Italiano Sanita? Aree Disagiate e Periferiche, Emanuela Cioni, ha incontrato nell’occasione il Ministro della Salute On. Roberto Speranza e il Capo della Segreteria On. Massimo Paolucci sottoponendo ad entrambi la questione nazionale dei punti nascita in aree periferiche, montane e particolarmente disagiate, con le problematiche connesse alla riapertura e/o alla garanzia dei servizi e dei protocolli per mettere in sicurezza la gestante e il nascituro, oggi purtroppo assenti e carenti. Nell’elenco rientra anche l’ospedale Oglio Po quale area periferica.
Durante il dialogo il Ministro ha sottolineato l’approvazione del Patto per la Salute 2019/2022 di concerto con le Regioni, che consentira? di riequilibrare meglio la sanita? in Italia, ricordando l’aumento al Servizio Sanitario Nazionale di 2 miliardi di euro e la scheda al punto N° 15 che prevede l’inizio di un confronto con le Regioni di un percorso di revisione del D. M. 70/2015, in cui e? confluito anche l’accordo Stato Regioni del 2010 relativo ai punti nascita (quello dei famosi 500 parti annui).
Su quest’ultimo punto, il Ministro si e? detto pienamente disponibile a riaprire la discussione in materia tenendo conto delle sofferenze legate alle chiusure dei punti nascita per questioni numeriche nelle aree periferiche e montane, e ad individuare, anche grazie a pratiche tecnologiche ed organizzative innovative, soluzioni efficaci che possano garantire in piena sicurezza della gestante e del nascituro, il percorso nascita nelle Aree Montane, Particolarmente Disagiate e Periferiche.
“Il dato positivo – sottolinea Emanuela Cioni, Presidente del CISADeP, Coordinamento Italiano Sanita? Aree Disagiate e Periferiche – e? che al Ministero c’e? la volonta? di approfondire, sviscerare, analizzare la questione per trovare soluzioni innovative e sicure che possano garantire Punti Nascita e Percorsi Nascita sicuri; il che e? una vittoria, per adesso parziale, dell’azione intrapresa dal CISADeP”.
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