Vissani, Cantoni, Adorni e Ronchi: poker d'assi per aprire la 15esima festa del Pipèn a Torricella
Sabato non è mancata una chicca, con Vissani e Cantoni che hanno duettato sulle note di “Io Vagabondo” dei Nomadi, accompagnati anche da Fausto Ronchi e Adorni. Nota di merito, infine, per i marubini, definiti dallo stesso Vissani “da premio Oscar”.

TORRICELLA DEL PIZZO – L’ideale taglio del nastro della 15esima edizione della Festa del Pipèn a Torricella del Pizzo è arrivato, come da tradizione da qualche anno, con la cena di Gran Galà sotto il ristotenda di piazza Boldori, preparata e servita dai ragazzi della scuola di cucina Einaudi di Cremona con la preside Nicoletta Ferrari al tavolo delle autorità.

Introdotti da Vanni Raineri, coadiuvato per il Comitato Fiera che organizza da Ernesto Marchetti, e dal sindaco di Torricella Emanuel Sacchini, gli ospiti della serata sono stati lo chef Gianfranco Vissani, nome di richiamo per l’edizione 2020 in campo enogastronomico, e Gianpaolo Cantoni, noto barzellettiere sul web che peraltro – curiosità – è giunto da Colorno, dove era reduce da un comizio politico, essendo candidato in Emilia Romagna con il governatore uscente Bonaccini. Cantoni ha dato vita a uno scambio di barzellette con forte inflessione, quando non era dialetto, parmigiana assieme a Mauro Adorni, ideatore della Festa del Pipèn e presenza immancabile nella rassegna di gennaio a Torricella.

Una serata piacevole (con 350 persone, tutti esauriti i posti su prenotazione), che ha aperto le danze, come detto, dato che il clou è proprio fissato per domenica con la sfida tra 16 cotechini giunti da aziende del territorio, oltre al mercato, alle dimostrazioni di norcineria e ovviamente alle bontà gastronomiche. Intanto sabato non è mancata una chicca, con Vissani e Cantoni che hanno duettato sulle note di “Io Vagabondo” dei Nomadi, accompagnati anche da Fausto Ronchi e Adorni. A seguire proprio Ronchi, travestito dal cantastorie Felice Fanfarone, ha chiuso la serata, rigorosamente in allegria. Nota di merito, infine, per i marubini, definiti dallo stesso Vissani “da premio Oscar”.

Giovanni Gardani