Cultura

Bozzolo: gli studenti delle medie diventano gli storici di Mozart

La sede dell’istituto comprensivo di Bozzolo ha fornito, ieri mattina, il lasciapassare per un vero e proprio viaggio nel tempo in cui gli studenti hanno smesso per un attimo i “panni” consueti e sono divenuti storici nel vero senso della parola.

Studenti bozzolesi alla presentazione della vita di Mozart

BOZZOLO – La sede dell’istituto comprensivo di Bozzolo ha fornito, sabato mattina, il lasciapassare per un vero e proprio viaggio nel tempo in cui gli studenti hanno smesso per un attimo i “panni” consueti e sono divenuti storici nel vero senso della parola. Wolfgang Amadeus Mozart è il protagonista del viaggio… Giusto? No, sbagliato perché sono stati proprio i ragazzi che con il lavoro si sono immersi in una storia fatta di carrozze viaggianti su strade polverose, teatri lucenti e reperti storici che, messi a sistema, hanno riportato ai primi sussulti dell’illuminismo, alle guerre di secessione che imperversavano in Spagna, Polonia ed Austria e ad un’Italia frazionata e distante più di un secolo da quell’unità giunta nel 1861.

A 250 anni dall’approdo del compositore sul suolo bozzolese, dunque, questi ragazzi si sono imbattuti in documenti ufficiali, articoli di giornale e soprattutto in una fitta corrispondenza tra Leopold Mozart, in viaggio insieme al geniale figlio adolescente, e la moglie rimasta a casa, ma in trepidante attesa di ricevere lettere che oggi sono preziosissime testimonianze per la ricostruzione di quel momento storico. L’aula in cui gli studenti bozzolesi hanno recitato o letto il frutto di due mesi di intenso ed appassionato lavoro è rivestita dalle creatività dei ragazzi stessi come cartoline o disegni. I lontani echi della sinfonia n. 40 in Sol minore hanno lasciato lo spazio ad un quattordicenne che il 19 gennaio 1770, nella fredda oscurità della sera in pianura, scende dalla carrozza proveniente da Mantova. Il territorio era annesso al Ducato di Milano e quindi controllato dall’Impero austriaco.

Bozzolo – come hanno raccontato i ragazzi – era una città murata. Gli aneddoti raccontati dai ragazzi hanno tenuta altissima l’attenzione della sala gremita ed anche l’emozione è andata via via perdendosi. Al termine prende la parola la professoressa Elide Bergamaschi che spiga la modalità con cui si è arrivati all’esposizione del lavoro da parte dei giovani storici ed ha ringraziando l’amministrazione comunale per il supporto fornito. “Abbiamo assistito a qualcosa di davvero importante – spiega il sindaco Giuseppe Torchio – perché questo modo di intendere la scuola è oltremodo stimolante ed aggregante. Sono davvero orgoglioso di questi ragazzi – sottolinea – e sono convinto che questo modo di gestire i laboratori didattici sia molto interessante. Gli insegnanti spingono molto in questa direzione, hanno grande competenza e passione e giornate come queste – aggiunge – non possono che essere un incentivo a proseguire sul solco tracciato”.

Gli investimenti nell’ambito scolastico toccano quota 2 milioni di Euro in quanto l’amministrazione cerca di mantenere l’istituto comprensivo, composto insieme a Rivarolo Mantovano e San Martino dell’Argine, come un fiore all’occhiello del territorio. “Quando ci insediammo – continua il sindaco – dovemmo far fronte a circa 8 milioni di debiti che oggi si sono dimezzati. A questo vanno ad aggiungersi le risorse immesse nella scuola. Siamo pertanto soddisfatti anche perché questi ragazzi, contestualmente agli impegni scolastici, oggi sono anche parte della rinata banda supervisionata dal professore Stevanon ed hanno iniziato un percorso giornalistico con il giornale “In crescere” che amplia ulteriormente le attività in essere”.

Alessandro Soragna

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