Vale Ottolini, pastry chef a Sydney: "La situazione incendi è seria"
Vale ha seguito le orme di papà, anche se in un paese lontano. E lo ha fatto nel migliore dei modi, come Bruno. Crescendo professionalmente grazie proprio a quelle doti. Ha portato un pezzo d'Italia in Australia
SYDNEY (AUSTRALIA) – Brucia il paese dei canguri. E quello che arriva in Italia è la fotografia del paese reale, non l’immagine social di una realtà distorta. A confermarlo Vale Ottolini, 31 anni. Lei è emigrata per cercar fortuna e più ancora per vivere la propria vita in un paese dai grandi orizzonti e dalle grandi possibilità per chi ha la forza di cercarle e di resistere dall’altro capo del pianeta.
Vale Ottolini, pastry chef, in Australia vive e lavora ormai dal 2013. Figlia di Bruno Ottolini, che ha passato una vita ad impastare e a vendere i prodotti del proprio lavoro a tantissimi – prima parmigiani e poi casalaschi (ha gestito per tanti anni il panificio Baslenga) – ha ereditato dal padre proprio quella splendida capacità di trasformare le farine in ‘oro’. Quella dote l’ha messa in pratica per guadagnarsi da vivere.
Bruno Ottolini ha colorato le notti di tanti residenti locali che avevano fatto del suo panificio una meta fissa. Un pezzo di focaccia o di pizza, quattro chiacchiere. Vale era spesso tra gli argomenti di quelle chiacchierate sulla sedia della periferia, dove si fermava volentieri a trovare qualche minuto di quiete tra una sfornata e un’altra. I figli sono sempre stati l’orgoglio di papà, che l’attività l’ha cessata a Casalmaggiore il 23 dicembre del 2018. Di quella figlia, partita nel 2013 con un bagaglio importante di conoscenza per l’Australia, ne ha sempre parlato con un po’ di nostalgia per la lontananza ma anche con tanta speranza e la consapevolezza che poi in fondo i figli sono pronti prima o poi – come le rondini – a prendere il volo. E che quel volo bisogna solo accompagnarlo.
Vale ha seguito le orme di papà, anche se in un paese lontano. E lo ha fatto nel migliore dei modi, come Bruno. Crescendo professionalmente grazie proprio a quelle doti. Ha portato un pezzo d’Italia in Australia, facendosi apprezzare dagli australiani.
“Mi trovo molto bene qui in Australia – ci racconta – e sono diventata permanent resident. In Australia le persone sono molto cordiali. Purtroppo la situazione incendi è molto grave, è la notizia princiale di tutte le testate giornalistiche e i telegiornali. In città non ci sono stati incendi, ma tanto fumo alcuni giorni era difficile respirare, molte persone usano mascherine per proteggersi. Di solito guardo il Tg1 su SBS, ho notato che la descrizione di quel che accade qui dove attualmente vivo e lavoro è veritiera. Per quanto riguarda i miei amici italiani sono tutti rientrati a casa dopo un anno di working holiday visa”.
Gli Australiani sono tutti preoccupati della situazione incendi. “Molte persone danno la colpa al cambiamento climatico – prosegue Vale – altre si chiedono se i finanziamenti ai pompieri sono sufficenti per contrastare questo enorme problema. Tuttavia molte persone sono piacevolmente sorprese dagli aiuti internazionali che sono arrivati ultimamente”.
Vale tiene duro. Occhi grandi, lo stesso sguardo bonario e cordialità di Bruno, la dolcezza di mamma Gina, mani straordinarie e tanti sogni ancora da vivere con coraggio, anche se lontano da casa. L’orgoglio di papà e di mamma – con cui si tiene a contatto via Skype – raccontando passo passo un presente ed un futuro che si sta costruendo, nonostante tutto. Nonostante anche il fuoco, con tanta speranza.
“Dell’Australia mi piace il clima è ho più possibilita di viaggiare e conoscere spiagge nuove e persone nuove. Ci sono tante regole da rispettare. Per i prossimi 5 anni ho intenzione di restare in Australia e viaggiare il più possibile in fondo si vive una volta sola…”
Nazzareno Condina