Viadana, alle elezioni 2020 corsa a cinque (e forse a otto): tutti i nomi in lizza tra rumors e ufficialità
Gli ultimi nomi? Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle dovrebbe essere Lorenzo Gardini, quello di Viadana Davvero potrebbe alla fine essere Alessia Minotti. Centrodestra e centrosinistra confermano le rispettive spaccature.
VIADANA – Il comune più importante, almeno come numero di abitanti, del comprensorio Oglio Po andrà al voto nella prossima primavera. E il puzzle ormai si sta componendo. Dopo la morte prematura, a maggio 2019, del sindaco Giovanni Cavatorta, che ha unito la politica in un cordoglio unanime, ecco che le schermaglie della campagna elettorale tornano a toni accesi.
Ricordiamo che Viadana raggiunge i 20mila abitanti, dunque è previsto il possibile ballottaggio due settimane dopo il primo turno. E i candidati sono davvero parecchi. Partiamo dalla situazione del centrosinistra e della sinistra: Fabrizia Zaffanella sperava di unire le parti, comprendendo Pd, civici e sinistra più estrema, ma pare non essere riuscita nell’intento. Silvio Perteghella, infatti, correrà con la civica di Viadana Democratica e questo, alla lunga, potrebbe portare Zaffanella a un clamoroso ripensamento con annesso ritiro. Ad oggi questa prospettiva è esclusa, ma la candidata aveva un preciso obiettivo che il suo nome, pure ben voluto e stimato, non è riuscita per il momento a centrare.
Anche perché le distanze sono state prese – non dal nome di Zaffanella ma dal Pd locale che la appoggia – pure dal Movimento 5 Stelle, che è pronto a candidare un nome nuovo, quello di Lorenzo Gardini, legato ai locali movimenti ambientalisti (il padre Luigi è presidente del gruppo Noi Ambiente Salute). Questa candidatura non è ancora ufficiale, ma diverrà tale a breve. E siamo a quota tre con Zaffanella, Perteghella e Gardini.
Anche a destra però la spaccatura è fortissima, forse ancora più che a sinistra: la Lega salviniana e legata a Claudio Bottari, oltre che al partito provinciale di Mantova, ha sciolto giovedì sera in conferenza stampa le riserve, candidando ufficialmente Nicola Cavatorta, fratello del sindaco scomparso Giovanni, in continuità con l’attuale giunta. Nulla da fare per Alex Cerioli, che avrebbe potuto distanziarsi maggiormente dall’amministrazione uscente. La cosa pressoché certa è che uno solo è il candidato. Un nome esclude l’altro, insomma, dunque Cerioli non sarà in corsa come possibile primo cittadino, salvo clamorosi ripensamenti, ad oggi esclusi.
E poi c’è Viadana Davvero, movimento civico che però è indubbiamente legato alla figura – sempre influente a Viadana – dell’ex assessore della Lega Nord (già, quando ancora si chiamava Lega Nord) Gianni Fava: qui la candidata probabile è Alessia Minotti, appena uscita dalla giunta attualmente in carica, dopo avere ricoperto il ruolo di assessore ai Servizi Sociali. Viadana Davvero potrebbe convincere ad aderire al progetto sia Grande Fiume, lista civica di centro di Dario Anzola, che altrimenti correrebbe da solo, sia Viadana Solidale, legata all’area di Forza Italia, con Paolo Rossin già ufficialmente candidato, ma che potrebbe confluire nell’accordo se si troverà la quadra. Infine resta da capire cosa farà la lista che nel 2015 si presentò come Forza Viadana, che appoggiò proprio Cavatorta: può correre da sola o correre incontro a Viadana Davvero. E così si va da un minimo di cinque a un massimo di otto candidati sindaco. Salvo sorprese.
Giovanni Gardani