Cultura

Commessaggio, tradizionale falò nel giorno dell'Epifania

Nel tardo pomeriggio di lunedì 6 gennaio presso il Torrazzo Gonzaghesco, verranno serviti vin brûlé, ceci e tisane calde in attesa del falò sull’acqua. Ricordiamo la collaborazione del Comune di Commessaggio e ringraziamo tutti i volontari che hanno lavorato per la realizzazione del Brüsa la Veçia

COMMESSAGGIO – Anche quest’anno la sezione AVIS di Commessaggio organizza il tradizionale falò il giorno dell’epifania. Ormai si tratta di un evento che si ripropone da anni, un momento di festa per lasciarsi alle spalle l’anno vecchio e iniziare quello nuovo senza fardelli come nelle più antiche tradizioni popolari. Nel tardo pomeriggio di lunedì 6 gennaio presso il Torrazzo Gonzaghesco, verranno serviti vin brûlé, ceci e tisane calde in attesa del falò sull’acqua. “Ricordiamo la collaborazione del Comune di Commessaggio e ringraziamo tutti i volontari che hanno lavorato per la realizzazione del Brüsa la Veçia” spiegano dalla sezione AVIS.

E’ infatti tradizione nell’intera provincia accendere il buriel (falò), che altro non è che una pila di rami di legno, sfalci e oggetti vecchi messi a covone con al di sopra la raffigurazione di una vecchia (vecià) che con l’osservanza della tradizione contadina, in base alla forma che prenderà dopo il fuoco, potrà stabilire come sarà il nuovo anno appena iniziato: mediante questa usanza, appunto, si saluterà anche l’anno appena concluso. Tradizione ormai consolidata vuole che a Commessaggio questo rito venga affidato ad AVIS che, grazie alla animosità e pazienza dei propri associati, rende possibile la realizzazione del magico evento su una chiatta in mezzo al canale Navarolo, corso d’acqua che tocca il paese dividendo i comuni di Commessaggio e Sabbioneta.
Va detto che da sempre Commessaggio ha un rapporto di profondo rispetto del corso d’acqua, ed su di esso, in estate, viene svolta la tradizionale gara dei battelli mentre proprio il 6 di gennaio, per l’Epifania, lo stesso canale diventa teatro del falò propiziatorio, un “rito sacro” per i residenti del paese del Torrione, dove proprio la torre si specchia sovrana nell’acqua, che grazie al fuoco si illumina quasi a giorno: con lei il ponte di barche prende vita. Immagini indelebili per i partecipanti, ricche di passione, cultura e tradizione che anche quest’anno si rinnova. AVIS aspetta dunque tutti dalle 16,30 per degustare vin brûlé, ceci e panini con cotechino, aspettando insieme il “Caronte” designato, che appena farà buio accenderà il fuoco propiziatorio. La giornata si concluderà con il sorteggio della lotteria a premi.  Il pomeriggio prevede anche un intrattenimento con i Deers of Beer, ragazzi giovani che suonano da vivo per una festa da non perdere.

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