Emergenza cinghiali, Regione Lombardia adesso apre ai cacciatori
"Il proliferare incontrollato di cinghiali, nutrie, e di tutta la fauna selvatica – spiega l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi – è una sciagura per l’agricoltura lombarda e per la sicurezza delle persone".
MILANO – L’emergenza cinghiali? Per contenere il fenomeno e provare a risolverlo, Regione Lombardia ora apre ai cacciatori. A partire dal 2020, infatti, il Pirellone potrebbe importare anche nei territori della province di Cremona e di Mantova (tra le più colpite) questa soluzione, già approvata da altre regioni e in altre zone. “Il proliferare incontrollato di cinghiali, nutrie, e di tutta la fauna selvatica – spiega l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi – è una sciagura per l’agricoltura lombarda e per la sicurezza delle persone. Ora è tempo che il Governo semplifichi le procedure e riconosca la figura dei selecontrollori, ossia dei cacciatori già formati che possono attuare i piani di controllo in maniera volontaria”. Intanto però la volontà da Milano è chiara: aprire alla possibilità di cacciare i cinghiali, per mettere in campo una soluzione in più contro un fenomeno ormai incontrollato.
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