Cultura

Sciabolare il tappo di champagne: la tradizione degli Ussari ripresa e insegnata a Villa Pasquali

Roberto Marchini, che a settembre ha ottenuto il diploma in un corso pubblicizzato da “Il Sole 24 Ore”, è il presidente della nuova associazione e ha deciso così di divulgare questa tecnica anche nel comprensorio Oglio Po. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

VILLA PASQUALI (SABBIONETA) – “Champagne! Nella vittoria è un merito, nella sconfitta una necessità”. Partiamo da qui, dalla frase di Napoleone Bonaparte riportata all’ingresso di Villa Carpe Diem a Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta, per la serata organizzata dalla neonata associazione che sin dal nome si rifà a questa antica tradizione francese: “Sabrage Company Napoleone Bonaparte” con ben 13 soci fondatori, tutti del territorio. Lo Sabreur è colui che apre la bottiglia di champagne grazie alla Sabre, ossia alla sciabola. Sabrage è invece il nome dato alla tecnica.

Tutto parte a fine 1700 con gli Ussari, la cavalleria leggera dell’esercito napoleonico, molto spavaldi in battaglia, tanto che molti di loro non arrivavano ai 30 anni: i soldati, di ritorno da battaglie vittoriose, erano soliti brindare alle vittorie con bottiglie di champagne. Aperte però in modo molto particolare, ossia stappate con le loro sciabole. Si brindava alla vittoria o magari anche a un giorno in più di vita, in tempi in cui lo champagne era chiuso da semplici cordicelle e non dalle gabbiette metalliche come si usa oggi.

Un corso per imparare ad aprire la bottiglia con la sciabola può arrivare a costare anche 250 euro, ma in forma gratuita la tecnica – rigorosamente top secret – è stata illustrata ai presenti a Villa Carpe Diem. E’ importante essere molto precisi, non solo per aprire la bottiglia e non sprecarla dunque, ma anche per evitare di farsi male, dato che si ha a che fare col vetro ed è meglio evitare che lo stesso finisca nello champagne o nei bicchieri. Ecco perché sono stati utilizzati occhiali protettivi. Piccolo annotazione: se si decide di acquistare la Sabre, la sciabola, questa va sempre denunciata ai carabinieri.

Roberto Marchini, che a settembre ha ottenuto il diploma in un corso pubblicizzato da “Il Sole 24 Ore”, è il presidente della nuova associazione e ha deciso così di divulgare questa tecnica anche nel comprensorio Oglio Po. Se eseguito con tecnica corretta, il movimento fa sì che la sciabola colpisca il collo della bottiglia con un colpo secco e la forza della lama rompa il vetro, separando il collo dal collare della bottiglia che, insieme con il tappo, viene sparato via dalle bollicine dello spumante. L’incontro formativo ha avuto una parte teorica, in cui è stata ricostruita la storia, e poi una parte pratica, con la possibilità di cimentarsi in diverse prove offerta a tutti i soci. La sommelier Veronica Romanini ha invece illustrato le proprietà dello champagne assaggiato. Sono stati promossi, per inciso, quasi tutti i casalaschi, bravi ad aprire lo champagne in qualche caso già al primo tentativo.

G.G.

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