Ciao Renè, Canneto sull'Oglio piange un personaggio unico: s'è spento Renato Ferrari
Le fotografie in bianco e nero che circolano sulla pagina Facebook prima indicata sono ricche di fascino e tradizione, tanto che qualcuno - senza azzardi - spiega che in effetti con Renè se n’è andata un pezzo di storia del paese.
CANNETO SULL’OGLIO – Per tutti era Renè, alla francese. Un personaggio poliedrico, istrionico, apprezzato e conosciuto da tutti: il vuoto che lascia Renato Ferrari, 82 anni, nella comunità di Canneto sull’Oglio si spiega forse proprio con la profondità e le sfaccettature della sua esistenza. Di professione calzolaio, mestiere che non esercitava più dopo la sopraggiunta pensione, Renato Ferrari è stato soprattutto una parte attiva, diremmo quasi cuore pulsante, della vita di Canneto sull’Oglio sotto vari aspetti, in primis quello culturale.
Partecipava alle recite teatrali, mostrando ottime doti e le fotografie che in queste ore lo ritraggono sul gruppo Facebook “Il Cannetese Doc” disegnano un labile confine tra palco e realtà, tra vita e teatro appunto. Un grande attore, anche uno scenografo, pronto a montare e smontare le scene degli spettacoli ai quali prendeva parte. E pure un orecchio musicale allenatissimo, tanto che era una colonna della banda del paese, ossia il Complesso Bandistico Cannetese. Insomma un “sempre presente” nelle attività culturali di un certo spessore a Canneto.
Le fotografie in bianco e nero che circolano sulla pagina Facebook prima indicata sono ricche di fascino e tradizione, tanto che qualcuno – senza azzardi – spiega che in effetti con Renè se n’è andata un pezzo di storia del paese, custode delle tradizioni e animatore della vita del comune mantovano. A piangerlo sono la famiglia e, possiamo dirlo, una comunità intera, che attende la data dei funerali, ancora da fissare in attesa del nulla osta della Procura, a cura delle Onoranze Funebri Ghidotti e Murelli.
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