Andrea Devicenzi e l'incontro con Papa Francesco: "Un'esperienza fortissima"
"Un momento molto forte per me - ci spiegava ieri sera al telefono mentre sul treno stava tornando nella sua Martignana - ho potuto parlare con lui e spiegargli il perché di un cammino. Mi ha chiesto se avevo percorso il cammino su una gamba sola". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
ROMA – La degna conclusione del percorso sulla via Francigena, l’incontro con Papa Francesco. “Un momento molto forte per me – ci spiegava ieri sera al telefono mentre sul treno stava tornando nella sua Martignana – ho potuto parlare con lui e spiegargli il perché di un cammino. Mi ha chiesto se avevo percorso il cammino su una gamba sola, ed era incuriosito dalle stampelle”. E’ tornato a casa Andrea Devicenzi, al termine di un viaggio che lo ha portato, a tappe, da Aosta sino a Roma, ad incontrare migliaia di persone e a condividere un percorso che è stato, oltre che sforzo fisico anche una palestra per la mente e per l’ascolto. “Un percorso – come ho spiegato a Papa Francesco – soprattutto di crescita interiore”.
Ieri l’incontro sul sagrato di Piazza San Pietro del Santo Padre e poi, nel primo pomeriggio, quello privato col ‘numero 2’ del Vaticano, il segretario del Papa Cardinale Pietro Parolin.
“Percorrere un Cammino con una gamba e due stampelle – ha scritto poi ieri sera sui social – significa soffrire, sudare, sporcarsi, ma anche e soprattutto vivere emozioni. Raccontando la tua storia, ascoltando la storia di chi ti è a fianco, guardare un’alba o sorridere sotto alla pioggia, ridere fino alle lacrime o rimanere in silenzio, ascoltando il tuo corpo ed all’occorrenza, fermarti. Ma stringere la mano del Santo Padre, è stata energia pura. Averlo davanti ai miei occhi, sentire la sua forza nelle mani, il sorriso ed il timbro della sua voce, sono ‘dettagli’ che riempiono il Cuore, per sempre. Gli ho raccontato nel tempo che avevo a disposizione, i 1.000 chilometri percorsi e mostrato il progetto di Katana, due progetti ambiziosi, entrambi riusciti”.
All’incontro con il cardinale Parolin Andrea Devicenzi è stato accompagnato da un gruppo di pellegrini che ha condiviso con lui il viaggio. “Siamo entrati in luoghi del Vaticano dove non si entra abitualmente e poi il cardinale ha voluto sapere un po’ tutto, dal viaggio alle stampelle. Entrambe le esperienze sono state molto, molto forti per me”.
Andrea Devicenzi torna ora a casa, ma nei prossimi tempi tornerà a Roma per un altro straordinario riconoscimento sul quale non vi anticipiamo ancora nulla.
La degna conclusione del viaggio di Ulisse alla ricerca della sua Itaca interiore e – nelle prime ore della mattina – l’abbraccio con la sua ‘Penelope’ Jessica Lazzarini e le sue figlie, la sua famiglia che come spesso ha avuto a ripetere l’Iron Man nato a Casalmaggiore e residente a Martignana di Po, vero motore della sua vita. Un’altra sfida vinta ed ora, dopo una brevissima pausa, il ritorno alla sfida successiva che sarà sportiva nel vero senso della parola. Andrea infatti cercherà di strappare il pass per le Olimpiadi. Una sfida ardua ma Andrew ci ha abituato al raggiungimento di traguardi in sfide impossibili e – ne siamo certi – anche questa volta darà il massimo di se stesso per farcela.
Nazzareno Condina