Cultura

Anche "Il Codice Inca" del casalese Ventura alla Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma

“Più libri più liberi” è il titolo della rassegna che premia la Piccola e Media Editoria italiana ed è in programma presso “La Nuvola” nella capitale italiana. Ventura presenta il suo ultimo volume, sempre legato al genere del romanzo storico, edito da Armando Curcio.

CASALMAGGIORE – L’ultima fatica letteraria del casalese Stefano Ventura, professore in pensione di educazione fisica prima al Polo Romani di Casalmaggiore e poi all’Istituto Sanfelice di Viadana, che negli ultimi anni ha però scoperto la passione per la scrittura e per il romanzo storico, sarà presente alla Fiera del Libro di Roma, fissata dal 4 all’8 dicembre.

“Più libri più liberi” è il titolo della rassegna che premia la Piccola e Media Editoria italiana ed è in programma presso “La Nuvola” nella capitale italiana. Ventura presenta il suo ultimo volume, sempre legato al genere del romanzo storico, edito da Armando Curcio, “Il Codice Inca – La maledizione di Inti il dio Sole”. “Il romanzo – si legge nella sinossi – vuole essere una lettura piacevole, tra storia e fantasia, cercando di coinvolgere il lettore dalle prime battute, tenendolo in sospeso fino alle ultime righe e sorprendendolo con colpi di scena. La protagonista affronterà la maledizione di Inti, grazie all’unico gesto che da sempre può superare ogni male, un atto d’amore”.

Viene narrata la storia di Ingrid, figlia dell’ambasciatore del Perù a Roma, che si laurea in archeologia assieme al fidanzato Robert. I due ragazzi decidono di regalarsi un viaggio in Perù, ma la gioia della partenza è oscurata da una velata tristezza. Nella mente di Ingrid riaffiora la tragedia dell’infanzia, la morte della madre. Questi ricordi sono associati a visioni provenienti dal lontano Impero Inca. La ragazza, come in uno stato di trance, rivede le vicende di Yoana, scelta per la sua straordinaria bellezza tra le Vergini del Sole. Rivivrà, così, gli eventi che porteranno alla maledizione inflittale da Inti per l’eternità, per aver trasgredito alla legge di castità imposta alle Sacerdotesse.

Una volta giunti a Cuzco, i due ragazzi incappano in un infido tombarolo che propone loro alcuni reperti archeologici. Riescono così a recuperare un quipu regale, il misterioso insieme di cordicelle annodate utilizzato dai sovrani Inca come segreto codice di comunicazione. Starà alla Professoressa Radicati, docente di archeologia dell’Università di Roma, decifrare il quipu regale e scoprire il recondito significato della frase in lingua quechua, la lingua ufficiale dell’Impero Inca, che ossessiona Ingrid fin da bambina. Le vicissitudini della Vergine del Sole e di Ingrid scorreranno sugli antichi percorsi di Cuzco e del lago Titicaca, fino alla Porta degli dei di Hayu Marca, portando alla soluzione dell’enigma grazie a una scelta d’amore.

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