Cronaca

Si è spento il viadanese Renzo Finardi, storico batterista dei Ridillo

VIADANA – Ha terminato la sua lotta contro quel male che 9 mesi fa lo aveva aggredito, quando ancora aveva tante cosa da dare eda dire al mondo. Ha cessato di combattere Renzo Finardi, il Kaimano del Po o come lo chiamavano gli amici più stretti ‘Al Salvadag’, il selvatico. Quella definizione nasceva dal particolare amore che nutriva per la natura, per le sue terre, terre di fiume e di golena.

Era convinto di farcela a portare a casa quella battaglia ciclopica tanto che in nove mesi si era sottoposto ad infiniti cicli di radio e chemioterapia, sempre con ottimismo. Doveva sposare la sua compagna con la quale conviveva nella campagna di Pomponesco. Avrebbe dovuto farlo il 18 maggio di quest’anno, ma a febbraio non era stato bene tanto che il 28 era stato ricoverato per accertamenti. La diagnosi purtroppo era quella di un male che spesso non perdona. “Mi sposerò quando starò bene” aveva ripetuto alla sorella Lorenza. Si sapeva, e forse sapeva anche lui che quella sarebbe stata una battaglia ardita, ma non aveva mai smesso di combatterla.

Renzo Finardi aveva 56 anni. Era nato il 18 maggio del 1963 a Viadana e a Viadana aveva trascorso gli anni della giovinezza. Aveva cominciato a suonare la batteria a 10 anni e poi era stato il batterista di vari gruppi locali sino al successo, raggiunto con i Ridillo. Nel frattempo lavorava come muratore. Dal 1992 con i Ridillo percorre la strada che lo porterà al successo. Nel 1992 il gruppo funky-soul vince il secondo premio dello Yamaha Music Quest, concorso internazionale che si svolge ogni anno in Giappone, nel 1994 vince il primo premio di Roxy Bar di Videomusic.

Nell’estate 1997, durante il transito della cometa Hale Bopp, i Ridillo pubblicano Figli di una buona stella, che il gruppo esegue dal vivo durante l’apertura dei concerti come gruppo supporto agli Earth, Wind & Fire. Per tutto l’anno i Ridillo si esibiscono in Italia e Svizzera, dove partecipano anche ad alcuni festival. Vincono il Premio Titano-Festival S. Marino (sponsorizzato dalla Repubblica di San Marino e da Radio Capital) come migliore gruppo dal vivo 1997/98.

Durante il 2005 Renzo Finardi è in tour con il gruppo e Gianni Morandi. Un tour che lo porterà in giro per il mondo. Ma Renzo, ‘Al Salvadag’ non ha mai dimenticato la sua terra, la sua natura ed il suo fiume. E’ in campagna che compra casa per viverci con la compagna Antonella. Qui continua a vivere – nelle pause che la musica gli lascia – a stretto contatto con quello che ama. Non disdegnava la compagnia e la ‘baracca’, ma amava profondamente anche il proprio confine in cui si ritrovava.

Renzo ha lottato strenuamente 9 mesi, poi una complicanza e il lento spegnersi all’Hospice di Mantova. Lascia oltre ad Antonella, la sorella Lorenza e l’amata nipote Alessandra. “Non ci vedevamo spesso – racconta la sorella Lorenza – però ci sentivamo. Mi diceva ‘fino a che non ci vediamo vuol dire che va tutto bene’. In questi ultimi 9 mesi invece ho combattuto con lui la battaglia, anche se ero consapevole delle sue condizioni. Che lo fosse anche lui? Non so, a noi diceva sempre che sarebbe guarito, che ce l’avrebbe fatta”.

Non ce l’ha fatta alla fine Renzo, ma ha lasciato dietro di se la musica e i dischi che parlano di lui ed un infinito numero di amici che avevano imparato ad apprezzarlo per quel che era. A ricordarlo su Youtube anche Eugenio Finardi. Oggi, alle 15 verrà aperta la camera ardente all’Oglio Po. Domenica alle 17 poi verrà recitato il rosario. Lunedì alle 15 verrà celebrato il rito funebre e poi la salma – così come da suo desiderio – verrà tumulata a terra nel cimitero di Viadana. Quella stessa terra che aveva amato intensamente se lo riprenderà tra le sue braccia.

Nazzareno Condina

 

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