Cultura

ColtivaCorti Diretti al rush finale: convegno a teatro e ora spazio ai lavori delle scuole

Venerdì mattina la due giorni è stata aperta da un convegno sull’influenza dei mutamenti climatici sull’agricoltura coordinato da Massimo Pistacchi in Teatro Comunale. Ora si sfidano 12 lavori arrivati da Viadana e Casalmaggiore, ma anche da Roma, Napoli, Viterbo, Bologna, Palermo.

CASALMAGGIORE – Non è soltanto la serata finale del Festival ColtivaCorti, che alla sua terza edizione è stato spalmato su più mesi, essendo partito a giugno ed essendo in procinto di chiudersi nel weekend in corso a Casalmaggiore. Si tratta, infatti, di una due giorni completa, dall’orizzonte nazionale, con l’idea dei Genitori Instabili e dell’associazione Il Torrazzo di Commessaggio sostenuta da Alveare Cinema del regista romano Paolo Bianchini, da Kyoto Club e anche dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Venerdì mattina la due giorni è stata aperta da un convegno sull’influenza dei mutamenti climatici sull’agricoltura coordinato da Massimo Pistacchi in Teatro Comunale a Casalmaggiore. Un evento per le scuole, che hanno riempito la platea e la prima fila dei palchi, con vari relatori: Sergio Andreis, direttore di Kyoto Club, Mauro Donda, direttore di Coldiretti Cremona, Lorenzo Cavalli del distretto bio casalasco-viadanese, Mimma Vignoli per Slow Food Oglio Po, Damiano Chiarini architetto e apicultore, il regista Paolo Bianchini e Giulia Merenda, docente presso alcuni istituti penali del Centro Italia.

Dato che il festival ColtivaCorti si lega ai temi della terra dell’agricoltura o dell’allevamento (del nostro territorio ma anche di territori più lontani, ciascuno con le proprie peculiarità) ecco che il collegamento è evidente. Il saluto di Pietro Parisi, cuoco contadino, ha chiuso la prima parte della manifestazione a teatro. Alle 17 sempre nel teatro di via Cairoli spazio al film “Terra terra” realizzato proprio da Giulia Merenda con i ragazzi seguiti in carcere e a “Frammenti”, primo film interamente realizzato con una scuola. Alle 20.30 però l’evento clou vede le scuole protagoniste: la sfida tra i 12 migliori cortometraggi finalisti realizzati da istituti da tutta Italia. I corti, che si possono votare sul sito di Alveare Cinema, arrivano da scuole di Viadana e Casalmaggiore, ma anche da Roma, Napoli, Viterbo, Bologna, Palermo.

Sabato il gran finale: dalle 10 alle 13 allo IAL di Viadana con l’evento riservato agli studenti delle scuole finaliste “Dall’orto alla tavola, un percorso minacciato dall’inquinamento e dai mutamenti climatici” con Pietro Parisi, Damiano Chiarini, Paolo Bianchini, Lorenzo e Valter Cavalli; alle 15.30 con l’incontro a teatro delle scuole finaliste con Nadia Turelli di Coldiretti Donne Impresa di Regione Lombardia, Pietro Parisi, Matteo Uccellini e Lorenzo Cavalli; infine dalle 20.30, sempre a teatro, con la proiezione dei quattro cortometraggi vincitori per le scuole – premio popolare, premio della giuria, premio Rosy Schiroli assegnato dai Genitori Instabili e premio Kyoto Club dell’omonima associazione – oltre che con l’assegnazione dei premi, fuori dall’ambito scolastico, per il miglior corto e per il miglior documentario a tema agricolo.

Giovanni Gardani

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