Cronaca

Eridanea, crolla un pioppo secolare Piena: oltre al lavoro dei volontari, un "assist" è giunto da Gerre dè Caprioli

Il passaggio del Po sopra l’arginello di frontiera a Gerre (che è stato travalicato) ha consentito all’acqua di “sfogarsi” lontano da Casalmaggiore e dai paesi limitrofi, abbassando così la quota, che inizialmente era stata stimata addirittura a 7.30 metri circa.

Nella foto il pioppo secolare caduto all'Eridanea

CASALMAGGIORE – Una delle “vittime” della piena del Po a Casalmaggiore è stato uno dei due pioppi secolari che si trovano vicino al “casotto” della Canottieri Eridanea. L’albero – oltre un secolo di vita e ben visibile anche dalla sponda parmense, tanto che costituiva parte della skyline sul Po – è infatti crollato travolto dalla furia dell’acqua, che ha probabilmente prima di tutto indebolito le difese alla radice della pianta. A questo punto è probabile che pure l’altro pioppo, passata la piena, possa essere abbattuto per motivi di sicurezza.

Il massimo della piena è stato registrato alle ore 7 di mercoledì: 7 metri tondi. Nell’ultimo Centro Operativo Comunale di mercoledì mattina alle 7,30 non sono emerse particolari criticità: non ci sono fontanazzi e l’arginello golenale sta reggendo. I ponti di Casalmaggiore sono e restano aperti: a tal proposito conviene quindi diffidare delle chiacchiere da bar che stanno circolando sui social network. Il monitoraggio della Protezione Civile in supporto ad AIPO continuerà certamente fino alla notte tra mercoledì e giovedì.

Oltre al lavoro dei volontari un “assist” è giunto pure da Gerre dè Caprioli, nel cremonese: se i sacchetti di sabbia posati incessantemente per tutta la notte tra martedì e mercoledì hanno infatti alzato l’argine comprensoriale nel Casalasco, il passaggio del Po sopra l’arginello di frontiera a Gerre (che è stato travalicato) ha consentito all’acqua di “sfogarsi” lontano da Casalmaggiore e dai paesi limitrofi, abbassando così la quota, che inizialmente era stata stimata (a inizio settimana) addirittura a 7.30 metri circa.

Giovanni Gardani

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