della nostra fauna selvatica
della nostra fauna selvatica
Adesso si aspetta: l’ondata di piena giungerà all’alba di mercoledì, come previsto, e potrebbe essere più bassa di quanto si pensasse. Pochi centimetri – 7.18 contro i 7.34 inizialmente preventivati – troppo pochi però per tirare un sospiro di sollievo. Per quello ci sarà tempo, se tutto andrà bene, dal primo pomeriggio di mercoledì. Intanto però il possibile è stato fatto. A rivelarlo, con un post di ringraziamento su Facebook, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni.
“Ringrazio i ragazzi della Protezione Civile, anche provenienti da Ostiano, Rivolta d’Adda, Sospiro, Piadena (oltre che da Casalmaggiore e Martignana di Po, ndr), giunti a dare una mano, tutti gli agricoltori che si sono spesi, il Consorzio Bonifica Navarolo coi suoi uomini che gestisce l’arginello comprensoriale. Il lavoro è terminato, ora dipende dalla Natura e dal Grande Fiume”. L’obiettivo è salvare la golena chiusa, per evitare di contare danni importanti in particolare ai campi e alle cascine: per questo motivo l’arginello comprensoriale deve tenere (l’argine maestro, invece, non ha mai davvero rischiato in questa piena). Qualcuno su Facebook propone una medaglia d’oro al valore civile per questi volontari che tanto si sono spesi in queste ore.
Intanto il Comune di Casalmaggiore e il prefetto di Cremona Vito Danilo Gagliardi, in via cautelativa, hanno chiesto al X° Reggimento Genio Guastatori della Caserma Col di Lana di Cremona di allertare, dalle ore 20 di martedì e fino alle 8 di mercoledì un’aliquota del reggimento, specializzato in movimento terra, che farà capo presso la stazione carabinieri di Casalmaggiore, in modo tale da garantire una necessaria operazione di contenimento di sacchi di sabbia: questi ultimi sono stati forniti a tutti i Comuni che ne hanno fatta richiesta, sin dalla giornata di lunedì, dalla Protezione Civile dell’Amministrazione Provinciale. Il Po alle ore 20 di martedì misura 6.84 a Casalmaggiore e 7.53 a Boretto: adesso non si può fare altro che aspettare. E sperare che il Po non esiga troppo terreno al suo passaggio.
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