Castelponzone ricorda Nazza
ironia e talento sul palco
Castelponzone ricorda Nazza
ironia e talento sul palco
VIADANA – L’unione fa la forza. E quella di stamattina a Viadana è stata unione vera. Di donne, facenti parte del servizio pubblico (in questo caso Consultorio Familiare di Viadana e ASST Mantova, ente promotore) e di tenaci volontarie impegnate ogni giorno nel contrasto alla violenza sulle donne. C’erano tutte, al banchetto informativo che si è aperto stamattina proprio davanti alla sede del consultorio, presso l’ex ospedale in via Largo de Gasperi 7 le meritorie associazioni che lavorano nel settore: Rete Rosa Viadana, le operatrici del CAV SOS Violenza Onlus di Mantova, la Cooperativa Sociale Onlus Centro Donne, l’associazione Rete Rosa di Viadana e Telefono Rosa.
Ma al di là delle associazioni mantovane c’era anche MIA, di Casalmaggiore. Perché certi argomenti e certe battaglie non hanno confini territoriali. Si fanno e basta, si collabora al di là dei confini che sono solo un orpello di tipo amministrativo. Per tutta la mattina le volontarie e il personale del Consultorio presente hanno dato informazioni, distribuito materiale, offerto una fetta di torta e una tisana a chiunque si sia avvicinato. Hanno spiegato il proprio lavoro e il proprio impegno in una battaglia durissima e non priva – il passato di MIA lo prova – di rischi per le stesse operatrici.
Loro però non si arrendono. Lo vedi e lo senti che c’è determinazione, volontà di aiuto, ottimismo. Si confrontano ogni giorno con problemi – le oepratrici dei consultori – e con storie di violenza privata – le associazioni – e sono ancora presenti per dire forte che loro ci sono, a fianco di ogni donna, a dar man forte, consigli e tutela a chiunque ne abbia bisogno.
La giornata Internazionale contro la violenza sulle donne a Viadana la si è passata così. Testimoniando ed informando, rendendo partecipe quella parte di popolazione che si è voluta avvicinare. Sono stati tanti i cittadini che lo hanno fatto. Una piccola nota di ottimismo a fronte di qualche piccolo inciampo di qualche amministrazione e della fatica delle battaglie quotidiane. Quelle vere. Quelle di donne che hanno la possibilità di denunciare, di essere aiutate e di non sentirsi sole.
Meriterebbero un premio, un encomio per ogni comune che può giovarsi del loro lavoro. Ma poco importa: noi il nostro glielo diamo. Loro sono presenti e combattive, sorridenti e vitali. E non si arrendono di fronte a niente e a nessuno. Basta questo – insieme a tutto il lavoro oscuro che portano avanti – per farne un esempio bello di una società civile (e con i consultori anche di un servizio pubblico) che lavora per il bene collettivo. Perché ci vuole coraggio. E il loro – grandissimo, sia di chi lo fa per lavoro che di chi per volontariato – lo senti a pelle.
Nazzareno Condina