Un percorso ombreggiato di golena, 200 nuove essenze: Martignana Po è sempre più green
Al progetto si lega anche il recupero dell'ex cava Sereni, una delle poche zone umide rimaste che va bonificata perché utilizzata in passato anche come discarica. Proprio nell'area umida sorgerà una piccola palestra a cielo aperto, attrezzistica integrata
MARTIGNANA DI PO – Un’accelerazione sulla strada della ‘green vision’. Anche se, a dire il vero comune green Martignana di Po lo è sempre stato. Merito di un sindaco, Alessandro Gozzi, sempre in prima linea nel difendere scelte di tipo ambientaliste e pronto a scendere in campo personalmente quando si è trattato di bonificare aree deturpate dall’uomo. Martignana Po ha un’immenso ricchezza, che è quella di uno splendido tratto golenale che dal dorso dell’argine maestro arriva al fiume passando per aree coltivate, oasi verdi e giungendo sino ad uno dei tratti più belli della sponda cremonese del Po, quello che tramite l’insenatura trasforma il fiume in una lanca ricca di esemplari di uccelli che qui nidificano e si nutrono.
Il consiglio comunale di venerdì ha sancito, ancor più fortemente, questa mission che Martignana ha sposato all’unanimità. Si è partiti dalla dichiarazione di emergenza climatica, sulla falsariga di San Daniele Po che l’ha approvata tempo fa. Ma non è l’unica novità. Non è l’unica scelta di stampo fortemente ecologista del consiglio comunale. La novità è ‘Martignana vivente’, progetto strutturato con l’ausilio di Andrea Visioli che comprende la piantumazione del tracciato che va dai piedi dell’argine al termine di strada San Serafino sino all’ex cava Sereni. 200 essenze messe a dimora nei circa 2 km di strada golenale che faranno del percorso che poi porta all’argine un tratto dall’infinito fascino percorribile anche d’estate in piena ombra.
“Se voi fate quel tratto di strada – ha spiegato Andrea Visioli – vi accorgerete che a qualunque ora è possibile incontrare gente. Una grande risorsa, l’immensa area golenale che rappresenta la gran parte del territorio del comune di Martignana, che è risorsa anche culturale. All’emergenza oggi si può rispondere così come sta cercando di fare il comune di Martignana, decidendo di piantumare. La piantumazione aiuterà le persone di ogni età a percorrere quella strada”.
Al progetto si lega anche il recupero dell’ex cava Sereni, una delle poche zone umide rimaste che va bonificata perché utilizzata in passato anche come discarica. Proprio nell’area umida sorgerà una piccola palestra a cielo aperto, attrezzistica integrata all’ambiente ed adatta a tutti, dagli atleti a chi la vorrà utilizzare per mantenersi in forma. Ma non sarà l’unica area reuperata.
A metà percorso, sul lato che guarda a Casalmaggiore, esiste una vasta area già di proprietà del comune in cui c’è ancora un tratto dell’antico Riolo che un tempo arrivava sino a Casalmaggiore. Anche quell’area verrà recuperata e resa fruibile tramite la realizzazione di una sterrata che congiungerà l’attuale strada con il budrio. “Oltre al’ex cava Sereni – ha spiegato Gozzi – il comune possiede un’area che ha acquisito che è foresta nei pressi dell’antico riolo. Abbiamo partecipato a un bando anni fa per la ripiantumazione ed è stata ripiantumata in parte e adesso partecipiamo a un altro bando per renderlo fruibile”.
“Questo è un desiderio che cercheremo di realizzare perché oggi esistono tre strade, tutte percorribili per finanziare il progetto. VenTo, il Contratto del Fiume e Mab Po grande Unesco. Cercheremo i fondi per il finanziamento e lo realizzeremo”. A curare il progetto esecutivo sarà Gianluca Vicini. E questo sarà solo l’inizio di un percorso che di volta in volta potrà vedere nuovi pezzi, aggiunti tramite bandi.
Peraltro il consiglio comunale ha anche approvato il progetto ‘Albero’, prendendo spunto da quello che sta avvenendo a San Daniele Po. Il progetto Albero, acronimo di ‘Abbattere biossido di carbonio esercitando rimedi ovvi’, consiste semplicemente nel piantumare alberi, che producono ossigeno, assimilano l’anidride carbonica, e svolgono un’importante funzione ambientale. Piantumazioni in aree pubbliche, private, ma anche zone demaniali. L’obiettivo è di piantumare il più possibile, insegnando alla gente a rispettare questi spazi verdi e a conoscerli.
Il progetto peraltro “Di promozione ad una cultura di sostenibilità, mobilità salutistica e proposta motoria con potenziamento di verde ed ombra” consentirà anche una più rapida fruizione anche della golena di Gussola, altrettanto splendida e un po’ più ‘selvaggia’, come dalla stessa definizione di Gozzi. E consentirà di giungere comodamente anche a piedi ad un’altra unicità di quella golena, il Centro Natura Amica.
Per i bandi anche l’ufficio bandi di Casalasca Servizi a Casalmaggiore potrà dare una mano. Dall’anno prossimo infatti anche Martignana sarà tra i comuni che vi aderiscono. “E’ un’opportunità in più – spiega Gozzi – perché sappiamo come lavora l’ufficio di Casalasca e sappiamo che potrà aiutarci su questa strada”.
Martignana dunque si candida ad essere un comune pilota sulla strada della tutela ambientale e su quella del recupero e della riforestazione di aree dismesse. Merito soprattutto di chi ci crede. Merito di un sindaco di frontiera da sempre attento alla natura ed ai suoi spazi.
N.C.