Cronaca

Scandolara, le tariffe del trasporto scolastico a pagamento Ma è giallo sulla delibera "tardiva"

Una delibera, quella dell’Unione Municipia, completa, con tutte le casistiche analizzate, dall’affido minori, al trasporto, al servizio mensa, al servizio trasporto disabili, ma tardiva nella pubblicazione.

SCANDOLARA RAVARA – Il servizio scuolabus a Scandolara Ravara? Prima era gratuito, grazie soprattutto a una legge di qualche anno fa che garantiva questa possibilità agli studenti dei comuni, che avessero soppresso una delle scuole presenti sul territorio. Scandolara lo aveva fatto accorpando di fatto la scuola media, che ha ora sede a Cingia dè Botti, sempre all’interno dell’Unione Municipia. Il punto però è che dal 1° gennaio 2020 questa gratuità non ci sarà più e si andrà per agevolazioni scaglionate in base al reddito Isee.

E’ così già a Cingia dè Botti, dove però queste agevolazioni sono state riviste, dato che ancora si rifanno a scaglioni Isee vecchi e ormai superati, mentre a Motta Baluffi si ha un’agevolazione per il secondo fratello iscritto alla scuola e al servizio. Ma Scandolara vantava un servizio gratuito e voleva tenerselo. A fare arrabbiare diversi genitori, però, è soprattutto un altro aspetto, ossia la metodologia di comunicazione.

I fatti, resi noti da uno dei genitori, sono presto riassunti: a fine ottobre arriva nelle case di Scandolara Ravara l’avviso che il servizio diverrà a pagamento. Per conoscere gli scaglioni Isee e i costi – anche per il servizio trasporto disabili – si rimanda a una delibera precedente, che però all’albo pretorio è stata pubblicata soltanto l’8 novembre, dunque in una fase sicuramente successiva all’invio della comunicazione casa per casa. Una delibera, quella dell’Unione Municipia, completa, con tutte le casistiche analizzate, dall’affido minori, al trasporto, al servizio mensa, al servizio trasporto disabili, ma tardiva nella pubblicazione. Per quanto riguarda poi il servizio trasporto disabili si va dai 46 euro al giorno per il Centro Socio Educativo ai 35 euro al giorno per il Servizio Formazione alle Autonomie (fatta salva in entrambi i casi la fascia Isee bassa, da qualche genitore considerata tuttavia troppo bassa).

Da qui la rabbia dei genitori, che è duplice: da un lato la mancanza di un appiglio ufficiale e di una documentazione che, ovviamente, all’albo pretorio doveva già essere presente e invece non era ancora stata pubblicata, un vizio di forma che potrebbe anche invalidare la decisione; dall’altro il cambio di regole in corsa – e su questo i genitori insistono molto – perché l’anno scolastico è iniziato in un modo e con un determinato regolamento sulla gestione del servizio scuolabus e da gennaio cambierà un po’ tutto. Discorso abbastanza simile pure per il servizio mensa: una duplice partita che potrebbe non essere chiusa qui…

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