Senza ideali si personalizza
la politica e si blocca
la partecipazione
Caro direttore,
Senza ideali si personalizza la politica e tutto si trasforma in un teatrino che allontana i cittadini, ma soprattutto senza passione si svilisce ogni coinvolgimento e la partecipazione diventa un optional.
Quello che stiamo vedendo in questi giorni è la negazione della politica, è il voler avere potere per gestirlo senza scrupoli, condizionare gli alleati, riprendersi la scena politica. Questo è quello che balza immediatamente agli occhi a seguito della scelta di Renzi, uno che oggi si dice che nel PD si sentiva accerchiato, dimenticando che di questo partito ne è stato per anni il segretario, che ha ottenuto di cambiare lo statuto per le primarie inserendo per queste il ballottaggio che lo avvantaggiava, ha creato le condizioni perché una parte di dirigenti significativi lasciassero il partito, e oggi lui sostiene che se ne va perché mal sopportato.
A volte viene spontaneo affermare “ridateci o meglio riprendiamoci la prima repubblica”, mi si dirà, ma questa è finita con tangentopoli, certo avete ragione, ma tangentopoli è continuata sino ai giorni nostri , a volte sottotraccia e a volte alla luce del sole.
Ma tra ieri e l’oggi vi è una differenza sostanziale, ovvero i gruppi dirigenti, preparati , in tanti venuti dalla scuola del lavoro, non dimentichiamo che alcuni nostri deputati e senatori venivano dal mondo contadino, non come proprietari terrieri ma come braccianti.
Gruppi dirigenti dicevo preparati, a contatto con i cittadini a contatto con il loro mondo, a contatto con la realtà quotidiana.
Oggi assistiamo a partite a scacchi, queste personali, dove si mette prima di tutto l’IO, poi quello che verrà si vedrà, non voglio fare di tutta l’erba un fascio perché non sarebbe corretto, anzi diventerebbe una affermazione qualunquista, perché ci sono anche nel nostro territorio parlamentari che il loro lavoro lo fanno assiduamente, anche perché vengono a mio avviso da una buona scuola.
Purtroppo la scomparsa di rappresentanza dei partiti sul territorio è anche frutto dell’andazzo “ destra e sinistra non hanno più senso”, invece i problemi che affrontano quotidianamente i cittadini dimostrano che questi valori esistono eccome, bisogna solo difenderli o meglio metterli in pratica.
A volte si cerca di percorrere la strada del civismo, come accade in parecchie amministrazioni, ma spesso il civismo dura una stagione e poi ti trovi con un pugno di mosche in mano se non hai un partito organizzato alle spalle.
È accaduto in non pochi comuni anche della nostra provincia, dove il centrodestra ha presentato proprie liste, mentre le liste di centrosinistra non sono state presentate, fatto grave, ma che non ha avuto un seguito nell’elaborazione della sconfitta politica, perché L’assenza della presentazione delle nostre LISTE è una sconfitta politica, una delle più amare, perché si dimostra la fragilità e la mancanza di rapporti a volte anche non solo politici ma umani.
Anni fa quando i partiti erano attivi sul territorio vi erano coordinatori di zona, che di fronte ai limiti locali nella presentazione delle liste si impegnavano per dare soluzione al problema, oggi invece si percepisce il fatto come una fatalità, come un fatto naturale, poi in alcuni di questi comuni ci si lamenta perché la destra è arrogante , senza pensare che a volte questa arroganza è merito della nostra assenza politica.
Oggi come primo atto del nuovo governo è stato negato l’arresto ai domiciliari del deputato di Forza Italia Diego Sazzani, il Movimento 5 stelle ha votato per l’arresto, mentre 46 franchi tiratori hanno votato contro, si vocifera che sono in buona parte del PD, dopo che in commissione sia il PD che il Movimento 5 stelle avevano espresso entrambi parere favorevole, fatto grave che mette a mio avviso in discussione la tenuta iniziale dello stesso governo.
Non vorrei abbinarlo alla scellerata scelta dei 101 che hanno impallinato anni fa Prodi, la politica ha bisogno di trasparenza, di partecipazione e di coinvolgimento, altrimenti resta una politica da salotto e si sa dove portano i salotti, spesso ti distraggono e si perde l’obiettivo per cui sei stato scelto per rappresentare i valori e la difesa dei diritti che sono alla base della nostra democrazia.
Poi sarebbe a mio avviso un peccato non sfruttare appieno l’opportunità che questo governo potrebbe portare a livello di cambiamento nelle scelte fondamentali per il paese.