Brescia Parma, le disavventure di una giovane pendolare: "Trenord non è contattabile"
"Ho cercato di contattare Trenord diverse volte via mail e ho ricevuto la risposta automatica 'messaggio rifiutato dal sistema'. Da un servizio pubblico penso sia inaccettabile che la comunicazione con l'utenza venga bloccata. È una vergogna"

CASALMAGGIORE – Soli contro il nulla e l’indifferenza. Soli a combattere una battaglia che si aggiunge a quelle già pesanti quotidiane. Nella consapevolezza amara che la situazione continuerà a restare la stessa nonostante tutto. I viaggiatori della Parma Brescia sono martiri. O come andava di moda dire un tempo angeli con un’ala sola. Difficile aspettarsi quella mancante da chi gestisce la linea o dal proprietario dei binari. Al limite – metaforicamente parlando – da quelli ci si può aspettare solo una mazzata. L’ennesimo disservizio, l’ennesimo ritardo o soppressione.
D’altronde la linea Parma Brescia la speciale posizione in classifica tra le 10 linee peggiori d’Italia non l’ha conquistata a caso. C’è voluto il massimo dell’impegno (del disimpegno, per intenderci) a far sì che il viaggio di centinaia di studenti e di lavoratori pendolari divenisse ogni volta un’incognita. E’ così da sempre. Non è una giustificazione, se mai un aggravio di colpa.
La disavventura capitata a S.P. (che ci scrive con nome e cognome ma che non esponiamo, anche perché è una storia tra le tante), giovane studentessa, mostra ancora una volta come la situazione dei treni nella bassa Lombardia sia – ogni santo giorno – non a livello di un paese civile.
“Sono una studentessa – ci racconta – che viaggia sulla linea Brescia-Parma, nella tratta Casalmaggiore-Parma. Volevo segnalare che dopo la giornata da incubo sulla linea ferroviaria, anche in serata Trenord non si è smentita”. Già, sino a qui nulla di nuovo. I ritardi sono quasi sempre all’ordine del giorno.
Non è solo questione di ritardi e soppressioni: “Ho cercato di contattare Trenord diverse volte via mail e ho ricevuto la risposta automatica ‘messaggio rifiutato dal sistema’. Da un servizio pubblico penso sia inaccettabile che la comunicazione con l’utenza venga bloccata. È una vergogna. Queste continue soppressioni o cancellazioni parziali sono inaccettabili considerando che ogni mese, come tanti altri studenti, pago un abbonamento”.
A verifica di quel che dice ci manda gli screenshot della sua giornata. La giornata tipo di una pendolare come tanti. In cerca di una qualche certezza in più ma costantemente in balìa del caso. E di un servizio non all’altezza.
N.C.