San Martino dall'Argine, 300mila euro in arrivo per la bonifica dell'area ex Gerelli
Il suolo risulta contaminato di PCB (PoliCloroBifenili) in vari punti, ma solo entro i confini della proprietà, che ad oggi è ancora in mano ad un curatore fallimentare.
SAN MARTINO DALL’ARGINE – Sono ormai anni che il Comune di San Martino dall’Argine, anche con le precedenti amministrazioni comunali, si sta battendo per sistemare la situazione dell’area ex Gerelli, ma ora si vede la luce in fondo al tunnel. Sono infatti in arrivo altri 300.000 euro per iniziare i veri e propri lavori di bonifica.
La storia di questa vicenda è molto lunga e complessa. In quel terreno era stoccato un quantitativo enorme di pneumatici, una vera montagna. Da anni, anche con le precedenti amministrazioni, il Comune si è sempre impegnato per cercare di bonificare l’area. Si è partiti dapprima con la rimozione dei cumuli di gomme e del terreno contaminato, poi si è finalmente potuto procedere con la caratterizzazione, cioè con l’analisi dei terreni e delle falde, attraverso apposite carotature eseguite da laboratori specializzati in contradditorio con ARPA. Ci sono voluti anni e innumerevoli indagini sia interne che esterne all’area per capire il reale stato di inquinamento dell’area. Il suolo risulta contaminato di PCB (PoliCloroBifenili) in vari punti, ma solo entro i confini della proprietà, che ad oggi è ancora in mano ad un curatore fallimentare. Ora che il quadro della situazione inquinante dell’area è chiaro, si potrà finalmente procedere con la bonifica.
“L’Amministrazione Comunale – spiega il sindaco Alessio Renoldi – ha quindi predisposto una prima bozza di progetto che prevede un costo di 995.000 euro per bonificare tutta l’area. E’ stata fatta precisa istanza di finanziamento a Regione Lombardia, che per ora ha finanziato il 30% del progetto, quindi 298.500 euro, in modo da permettere al Comune di iniziare l’iter. Prima di dare l’ok definitivo al progetto sarà convocata apposita conferenza di servizi con tutti gli enti preposti (ARPA, ATS, Provincia, Regione etc..) al fine dell’ottenimento di prescrizioni e osservazioni varie. Stiamo lavorando intensamente da anni per risolvere questa vicenda, non ricordo nemmeno il numero di riunioni e tavoli tecnici fatti, ma ora finalmente ne vediamo i risultati. Fino ad ora, tutti i costi del progetto (circa 1,5 milioni di euro) sono stati sostenuti da Regione Lombardia, a cui va il nostro ringraziamento. Vogliamo restituire ai cittadini un’area pulita”.
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