PalaFarina, ora parla la giunta Cavallari: "Noi parte lesa, al lavoro per fare ripartire il cantiere"
"Da tempo è stata richiesta una riunione con la Regione Lombardia per aggiornare la situazione e proseguire con l'accordo di programma in essere. Ad ora nessuna indagine risulta all’Amministrazione comunale".
VIADANA – Sul caso del momento interviene ora anche la giunta comunale di Viadana con il vicesindaco Alessandro Cavallari. “In conseguenza delle dimissioni presentate dal direttore dei lavori senza nessun preavviso il 30 settembre 2019 – spiega Cavallari – i lavori sono stati sospesi in quanto non era possibile appunto proseguire senza direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza”.
“Per la costituzione del nuovo ufficio di direzione lavori, l’ufficio tecnico e l’amministrazione si sono attivati immediatamente e hanno chiesto al direttore dei lavori la consegna di documentazione tecnico amministrativa necessaria per il passaggio di consegne. A fronte di queste richieste il direttore dei lavori dimissionario non ha consegnato quanto richiesto e pertanto l’ufficio tecnico sta predisponendo quanto mancante al fine di riprendere i lavori con un nuovo ufficio di direzione dei lavori. Nella settimana entrante è programmato un sopralluogo presso il cantiere con i collaudatori, il RUP e l’impresa per definire lo stato di consistenza e i passaggi amministrativi per la ripresa delle lavorazioni”.
“Da tempo è stata richiesta una riunione con la Regione Lombardia per aggiornare la situazione e proseguire con l’accordo di programma in essere. Ad ora nessuna indagine risulta all’Amministrazione comunale, la quale è l’unica parte lesa in questa vicenda, dato che si è vista costretta a sospendere il cantiere a causa delle dimissioni improvvise, senza nessun preavviso, del direttore dei lavori, a dispetto di quanto previsto dal disciplinare di incarico. L’Amministrazione comunale pertanto si riserva di promuovere ogni azione legale, volta ad accertare eventuali responsabilità contrattuali ed extracontrattuali nell’esecuzione dell’opera, comprese quelle per violazione dei doveri di vigilanza e controllo in capo per legge alla direzione dei Lavori e a chiedere i relativi danni, inclusi quelli derivanti dalle dimissioni, ove ritenute illegittime”.
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