Rotary CVS e l'aiuto alla Protezione Civile, partecipata conviviale a Gazzuolo
Nel proprio articolato intervento l'avv. Cambedda – incaricato dal Governatore di sviluppare ed implementare il ruolo di supporto del Rotary rispetto alle attività della Protezione Civile - ha ripercorso le tappe che hanno portato alla sua istituzione.
GAZZUOLO – Genesi, strutturazione, compiti, “sfide” della Protezione Civile e ruolo del Rotary, partner che può fornire supporto mettendo a disposizione il know-how e le conoscenze dei propri professionisti, favorendo l’aspetto divulgativo ed informativo di questa importante realtà. Se ne è parlato lunedì sera alla conviviale del Rotary Club CVS presso il Ristorante Artegusto di Gazzuolo.
Al tavolo principale, oltre al presidente Giorgio Penazzi e al Prefetto Duilio Flisi, anche il relatore avv. Claudio Cambedda, l’assistente del Governatore Daniel Damia e Marina Troletti. Presenti anche Filippo Bongiovanni e Marco Pasquali, sindaci di Casalmaggiore e Sabbioneta. Per l’Ass.ne Protezione Civile Oglio Po sono intervenuti il presidente Ettore Bergamaschi, il segretario Luca Civa e il volontario Davide Montanari; in rappresentanza del Gruppo Volontari Prot.Civile “Le Aquile” sez.Oglio Po il Presidente Maurizio Stradiotti; alla conviviale ha partecipato anche Claudio Frigeri, vice coordinatore della Protezione Civile “Il Grande Fiume”. A rappresentare il Rotaract Maria Neve Vago e Clara Maffezzoli.
Nel proprio articolato intervento l’avv. Cambedda – incaricato dal Governatore di sviluppare ed implementare il ruolo di supporto del Rotary rispetto alle attività della Protezione Civile – ha ripercorso le tappe che hanno portato alla sua istituzione. Per farlo, tra le slide proiettate in sala, anche la prima pagina de Il Mattino del 26 novembre del 1980. “Fate presto”: un titolo emblematico quello del quotidiano che, come ricordato dal relatore, rispecchiava le falle nell’organizzazione dei soccorsi dopo il terremoto dell’Irpinia. Da quell’allarme la necessità di individuare un impianto normativo ed un’organizzazione efficiente per rispondere a questa ed innumerevoli altre criticità.
Un paradigma – apprezzato anche fuori dai confini nazionali – nato per rispondere ad una molteplicità di rischi (sismico, idrogeologico, chimico, nucleare, tecnologico etc.), ed intervenire nel solco di quattro cardini fondamentali: previsione, prevenzione, superamento dell’emergenza, sintesi organizzativa. “In futuro il ruolo della Protezione Civile sarà sempre più importante anche alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici che porteranno l’uomo, con sempre maggiore frequenza, ad arginare fenomeni naturali violenti.”
L’avv. Cambedda, ricordando i valori fondamentali dell’ideatore del Rotary Paul Harris, secondo cui la messa a disposizione e la condivisione di competenze ed esperienze sono valori basilari, si è rivolto ai presenti: “La nuova visione è che i soci e i club contribuiscano alla divulgazione dei concetti di Protezione Civile e forniscano le specifiche competenze dei propri professionisti per collaborare a livello informativo, ad esempio con gli amministratori locali. Figure come chimici, geologi, avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti possono costituire preziose risorse in questo senso.”
In chiusura un partecipato dibattito con l’intervento del dott. Enzo Rosa, incentrato sul complesso quadro burocratico di riferimento, e i contributi del sindaco Bongiovanni – dichiaratosi disponibile a collaborare per implementare una relazione sinergica e virtuosa tra le parti in essere – sulle numerose attività ed esercitazioni promosse dalla Protezione Civile nel comune del casalasco e l’intervento di Bergamaschi che, dopo aver evidenziato la costante crescita di competenze operative e teoriche sempre più approfondite richieste ai volontari, ringraziando il Rotary per l’impegno da sempre profuso su questo tema – ha concluso: “Aiutateci a farci conoscere diffondendo la cultura della Protezione Civile.”
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