Cultura

L'edicola Liberty saluta la gestione di Ceramicarte e passa al Fotocine Casalasco

La doppia lingua, dialetto con traduzione in italiano, aiuta a rivendicare l’origine di casa nostra. Un modo corretto, guardare il passato ispirando il futuro, per passare la mano e lasciare - mediante il tramite del comune - la gestione al Fotocine Casalasco.

CASALMAGGIORE – L’edicola in stile Liberty di piazza Garibaldi a Casalmaggiore passa di mano: il piccolo ma originale spazio espositivo che si trova davanti al municipio casalese, infatti, nelle prossime settimane sarà a disposizione del Fotocine Casalasco di Casalmaggiore, che potrà così allestirvi all’interno mostre temporanee a disposizione dei passanti e di chiunque voglia semplicemente curiosare.

Francesco Vitale, maestro ceramista pluripremiato e anima di Ceramicarte, ha gestito l’edicola per diversi anni, proponendo le sculture dei suoi allievi e le proprie, senza però disdegnare uno sguardo culturale a 360°, offrendo ad esempio spazio pure a quadri di artisti di Casalmaggiore magari poco conosciuti, che hanno arricchito il patrimonio della città in passato, o ancora a modellini di navi come la mostra che venne realizzata da Ennio Grassi. In generale una vetrina su abilità di vario genere, ma sempre legate in qualche modo all’arte, espresse dai concittadini di Vitale.

Con l’ultima mostra della gestione Vitale si torna alla scultura a tutto tondo, con i vari pezzi realizzati da uno degli allievi di Ceramicarte, ossia Giuseppe Ferrari, che sono un inno alla nostra terra: rappresentano infatti, come fossero statue di un presepe (già che il periodo natalizio si avvicina a grandi passi e considerando che Ferrari è appassionati di presepi), i mestieri di casa nostra. Quelli di una volta, in parte dispersi nel tempo, in parte per fortuna conservati perché tramandati di generazione in generazione.

Al suplèn, lo zoccolaio; al masalèr, il macellaio; la filadùra, la filatrice; la vasèra, la vasaia; al pascadùr, il pescatore; e altri mestieri ancora, tutti riprodotti nelle statuine con grande cura del dettaglio. La doppia lingua, dialetto con traduzione in italiano, aiuta a rivendicare l’origine di casa nostra. Un modo corretto, guardare il passato ispirando il futuro, per passare la mano e lasciare – mediante il tramite del comune – la gestione al Fotocine Casalasco.

G.G.

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