Ambiente

Rivarolo Mn: dalla Regione contributi a fondo perduto per la difesa del suolo e la regimazione dei corsi d’acqua

Criticità del reticolo idrico minore nella Regona di Cividale: programma di interventi da 97.000, premiato col riconoscimento di un finanziamento a fondo perduto di 87.300 da spendere entro il maggio del prossimo anno

RIVAROLO MANTOVANO – Il recente bando di Regione Lombardia ad oggetto “Invito per la presentazione di proposte ed opere di difesa del suolo e regimazione idraulica”, al quale il Comune di Rivarolo si è candidato con successo, offre la possibilità di realizzare interventi di regimazione idraulica di alcuni tratti del Reticolo Idrico Minore (sorgive) di proprietà demaniale e competenza comunale, localizzati a sud dell’abitato di Cividale Mantovano.

Nel settembre 2019 l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di partecipare all’invito della Regione, segnalando la criticità del reticolo idrico minore nella Regona di Cividale e predisponendo un programma di interventi da 97.000, premiato col riconoscimento di un finanziamento a fondo perduto di 87.300 da spendere entro il maggio del prossimo anno.
Progetto preliminare redatto dall’Assessorato alla Progettualità.
Candidatura espressa dall’Ufficio bandi di Casalasca servizi.

Il Territorio, caratteristiche e problematiche in essere
La Regona di Cividale, storicamente nota come le “Valli di Cividale”, è una vasta depressione occupante il paleo alveo di un antico corso fluviale, il fiume Po o verosimilmente il Rio Delmona, storico collettore delle acque reflue superficiali di questa parte del territorio. Situata a sud dell’abitato di Cividale Mantovano, la sua quota altimetrica è documentata nella cartografia tecnica regionale (fig. 04) ad una quota variabile tra i 20 ed i 22 metri sul livello del mare, 3/5 metri inferiore rispetto al livello fondamentale della pianura, rappresentato, in questa parte del territorio, dal terrazzo fluviale collocato tra i fiumi Oglio e Po.

Trovandosi ai piedi del terrazzo fluviale citato, l’area è caratterizzata dalla presenza di numerose sorgive che originano il vasto reticolo idrico minore recapitante nel Rio Delmona.
I corsi d’acqua presenti, alimentati perennemente dalle sorgive che sgorgano ai piedi del terrazzo fluviale, svolgono un ruolo determinante nello scolo delle acque reflue meteoriche provenienti dai campi circostanti.
La funzionalità originaria risulta tuttavia gravemente compromessa da fenomeni di smottamento determinati dall’eliminazione della flora ripariale e dalle pratiche agricole meccanizzate.
Il recente insediamento di una fauna alloctona invasiva (nutrie) ne ha compromesso ulteriormente la funzionalità: lo smottamento progressivo delle sponde determina infatti il lento ma costante interramento dell’alveo che va ad ostruire i piccoli manufatti pubblici di attraversamento (ponti voltati in cotto) e compromette la stabilità delle condotte irrigue di attraversamento (canali a ponte in cemento).
Nè vanno trascurati gli effetti igienico-sanitari indotti dai ristagni d’acqua che, nel periodo estivo, provocano un aumento preoccupante delle zanzare, costringendo il Comune a periodici e frequenti interventi di disinfestazione nelle aree pubbliche dei centri abitati.

Obiettivi
Gli interventi proposti si prefiggono pertanto l’obiettivo della regimazione idraulica di alcuni tratti del Reticolo Idrico Minore (demanio di competenza comunale) finalizzati:
• all’eliminazione dei periodici ristagni d’acqua che si originano in caso di piogge insistenti per lunghi periodi o nell’evenienza di fenomeni temporaleschi cruenti (bombe d’acqua) nei terreni agricoli a ridosso dell’abitato;
• al contenimento degli effetti del dissesto ripariale, caratterizzato dal progressivo smottamento delle sponde;
• alla prevenzione dei fenomeni igienico-sanitari che si possono originare a seguito del ristagno prolungato delle acque sulle superfici dei prati (aumento della popolazione delle popolazioni di zanzare autoctone e alloctone).
A tale scopo si prevede di modificare la sezione dei corsi d’acqua, aumentandola e sagomandola in modo da ottimizzare la ricezione e il deflusso delle acque di scolo provenienti da campi e fossi limitrofi; operazione praticabile all’interno del sedime demaniale, generalmente ampio.

Localizzazione degli interventi
I corsi d’acqua presi in considerazione sono individuati cartograficamente negli elaborati di PGT, come appartenenti al Reticolo Idrico Minore (RIM) demaniale, di competenza comunale. Gli stessi vengono di seguito descritti e visualizzati nell’allegata documentazione fotografica.
Nell’ordine di esposizione: Sorgiva di Cividale, Sorgiva del Ponterotto, Sorgiva Bosco di Cividale, Colatore Cividale-Barco.

SORGIVA DI CIVIDALE
Codice locale: RVM26
.C.T.: demaniale
Breve descrizione: la Sorgiva di Cividale si origina da fenomeni sorgentizi al piede della scarpata morfologica a sud della frazione di Cividale. Il corso d’acqua presenta uno sviluppo di circa 500 m (con direzione W-E) e termina nel Cividale-Barco, al confine tra Rivarolo e Spineda.

SORGIVA DEL PONTEROTTO
Codice locale: RVM25
Tipo di sedime sulle carte del N.C.T.: demaniale
Breve descrizione: la Sorgiva del Ponte Rotto si origina da fenomeni sorgentizi al piede della scarpata morfologica a sud della frazione di Cividale. Il corso d’acqua presenta un breve percorso lungo complessivamente circa 800 m (con direzione media ONO-ESE) e termina nel Delmoncello, al confine tra Rivarolo e Spineda.

SORGIVA BOSCO DI CIVIDALE
Codice locale: RVM22
Tipo di sedime sulle carte del N.C.T.: demaniale
Breve descrizione: la Sorgiva Bosco di Cividale si origina da fenomeni sorgentizi al piede della scarpata morfologica a SO della frazione di Cividale; presenta un percorso ramificato e termina nel Delmoncello.

COLATORE CIVIDALE-BARCO
Codice locale: RVM04
Tipo di sedime sulle carte del N.C.T.: demaniale
Breve descrizione: Il corso d’acqua nasce dalla canalina Cividale Nord Vecchia (di competenza del Consorzio Navarolo) nel tratto in cui, cessata la sua funzione irrigua, assume il ruolo di colatore. Il Cividale-Barco si sviluppa con direzione Nord-Sud all’interno di una caratteristica depressione morfologica di origine fluviale, presenta una lunghezza di circa 1km e segna il confine tra Rivarolo Mantovano e Spineda. Nel tratto terminale del suo percorso raccoglie alcuni coli, parte dei quali alimentati da fenomeni sorgentizi al piede della scarpata morfologica principale.

L’uso agricolo del suolo, con le pratiche colturali meccanizzate, l’eliminazione della flora ripariale autoctona e la presenza invasiva di specie alloctone hanno indotto fenomeni di dissesto ripariale che hanno compromesso la funzionalità dei corsi d’acqua summenzionati. Poiché il sedime demaniale appare molto più consistente della reale sezione dei corso d’acqua, si ipotizza il loro ampliamento ed in generale la modifica funzionale della sezione tipica, con il conseguente aumento della portata idraulica in grado di far fronte ai periodici allagamenti ed alle eccezionalità meteoriche stagionali (bombe d’acqua).

redazione@oglioponews.it

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