Brexit: accordo raggiunto. Cortesi: «Regno Unito quinto mercato per l’export agroalimentare mantovano»
«Un accordo positivo per l’agricoltura europea e italiana – dice Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – che evita i gravi contraccolpi commerciali che sarebbero derivati da una “no deal Brexit”
MANTOVA – Giornata decisamente importante per il settore agroalimentare quella odierna, divisa tra l’annuncio dell’accordo tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit e l’entrata in vigore dei dazi americani su alcuni prodotti italiani, tra cui Grana Padano e Parmigiano Reggiano. L’intesa tra il governo di Sua maestà e la Ueva accolta con positività, anche se nulla è ancora deciso in maniera ufficiale: «Un accordo positivo per l’agricoltura europea e italiana – dice Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – che evita i gravi contraccolpi commerciali che sarebbero derivati da una “no deal Brexit”, un’uscita senza accordo il prossimo 31 ottobre. Così invece inizierà un periodo transitorio, che durerà fino a fine 2020, in cui nulla cambierà dal punto di vista commerciale, dando il tempo di negoziare una nuova intesa.
Aspetto fondamentale è che verranno riconosciute e tutelate sul mercato britannico Dop e Igp italiane. Tutto è ancora da confermare però: se il parlamento britannico dovesse bocciare questa proposta, andremmo incontro a scenari inaspettati, tra cui forse un nuovo referendum o un cambio di valore della sterlina, che creerebbegrossi problemi ai nostri commerci». L’accordo è importante anche per laprovincia di Mantova, che muove un buon volume di affari oltremanica. Secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio, il Regno Unito nel 2018 èstato il quinto mercato d’esportazione per il settore agroalimentaremantovano, con un valore totale di circa 35 milioni di euro. I prodotti maggiormente esportati sono quelli lattiero-caseari (Grana e Parmigiano), lecarni lavorate, i prodotti da forno e i vini. In buona crescita anche l’ortofrutta. La provincia di Mantova, da sola, rappresenta quasi il 2% del totale dell’exportagroalimentare nazionale verso il Regno Unito, che supera i 3 miliardi di euro. Quanto al tema dazi Usa verso i prodotti italiani, Cortesi ribadisce che «il colpo ci sarà, e per la nostra provincia riguarderà i produttori di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ma sono convinto che chi finora ha privilegiatol’indiscussa qualità di questi prodotti continuerà a farlo anche nel prossimofuturo. Un aumento di pochi dollari al chilo non frenerà la voglia di qualità, che solo i prodotti italiani possono garantire. Ciò che preoccupa piuttosto sono le possibili speculazioni a livello di prezzo da parte dei commercianti sui produttori. Su questo occorrerà vigilare attentamente».
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