Cultura

Documentari protagonisti nella terza serata del Festival ColtivaCorti a Sabbioneta

Le produzioni erano tutte in qualche modo collegate al tema rurale, ossia alla cultura contadina, come del resto imponevano il regolamento e lo spirito del festival.

SABBIONETA – Il count down adesso è lanciato verso il gran finale del prossimo 30 novembre, al Teatro Comunale di Casalmaggiore. Una Sala Rosa di Palazzo Forti, a Sabbioneta, che si è via via riempita nel corso della serata, venerdì ha accolto la terza serata del Festival ColtivaCorti Diretti, ideato tre anni fa dai Genitori Instabili e che intende ogni anno crescere anche a livello territoriale, grazie agli accordi stretti con registi della zona di Roma, su tutti Paolo Bianchini di Alveare Cinema.

A Sabbioneta toccava ai documentari: una serata, presentata da Matteo Uccellini, che inizialmente doveva tenersi al Teatro all’Antica, bloccato però dai lavori di restauro. Le produzioni erano tutte in qualche modo collegate al tema rurale, ossia alla cultura contadina, come del resto imponevano il regolamento e lo spirito del festival. Le opere hanno affrontato così il settore primario dell’economia da vari punti di vista, collegati anche ai territori di provenienza dei registi e dei lavori presentati.

Un occhio decisamente documentaristico, quello legato alla scoperta del fiume Arno, dalla sua nascita fino alla foce, o al mestiere dei carbonari di Tropea, dove si produce la miglior carbonella d’Italia, o ancora al mestiere del vasaio e alla rinascita dopo il sisma in Centro Italia di un’abitazione costruita, nella zona di Macerata, simbolo di una vita che riparte. Un occhio diverso, a metà tra lo scherzoso e l’artistico, ma sempre con l’intento di documentare appunto, è servito per descrivere il processo di macellazione del maiale e della lavorazione delle sue carni, e ancora per presentare la papagna, l’oppio dei poveri, spesso utile per zittire i morsi della fame in momenti di estrema povertà.

Senza scordare, infine, “Siete tutti invitati”, documentario giunto da Piacenza, che sembra la chiosa ideale con vista sulla serata finale di Casalmaggiore. Il 30 novembre, per scoprire i vincitori della categorie corti a tema rurale, documentari a tema rurale e lavori delle scuole, tutti già selezionati dalla giuria a fine agosto, saremo davvero tutti invitati.

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