Punti luce, la rivoluzione Led fa un passo avanti: entro fine anno il contratto lavori?
Il nulla osta della Sovrintendenza era necessario, perché alcuni punti luce saranno associati a monumenti o palazzi del centro, di grande valore storico. L’investimento delle ditte vincitrici è di 1.6 milioni di euro.
CASALMAGGIORE – Il nulla osta ufficioso, e che presto diverrà ufficiale dopo l’incontro tenutosi una decina di giorni fa, della Sovrintendenza dei Beni Culturali è un altro passaggio – formale ma comunque significativo – del progetto voluto dal comune di Casalmaggiore per quanto riguarda la rivoluzione degli impianti di illuminazione sul suolo casalese.
Presentato prima delle elezioni, e a inizio aprile per la precisione, l’importante percorso ha visto l’aggiudicazione del bando di gara all’associazione tra due colossi, ovvero A2A e Tea Mantova, che uniranno le forze dopo avere presentato a loro volta il project financing al comune di Casalmaggiore. L’aggiudicazione definitiva, di pochi giorni fa, fa scattare anche i 35 giorni entro i quali A2A e Tea dovranno presentare il progetto esecutivo, ossia dettagliato nei minimi particolari, dal quale non si potrà – per legge – tornare indietro. A quel punto toccherà attendere le formalità burocratiche per arrivare alla firma del contratto e naturalmente all’inizio dei lavori.
Il sindaco Filippo Bongiovanni non è preoccupato del lieve ritardo rispetto alle previsioni iniziali: inizialmente si pensava di poter partire con i lavori entro la fine di ottobre, è invece probabile a questo punto – e tale è anche la speranza dell’amministrazione casalese – che la firma sul contratto possa giungere a dicembre 2019. Tutto, comunque, si gioca nei meandri, dentro i quali è sempre insidioso fare pronostici, della burocrazia.
Il nulla osta della Sovrintendenza era necessario, perché alcuni punti luce saranno associati a monumenti o palazzi del centro, di grande valore storico. L’investimento delle ditte vincitrici è di 1.6 milioni di euro, di cui 100mila euro di spese tecniche, incassando poi un canone, pagato dal comune, al massimo di 376mila euro più Iva all’anno per quindici anni. In totale 5,6 milioni più Iva (ma i ribassi d’asta faranno scendere la cifra).
I punti luce saranno in totale 2648 tra Casalmaggiore e frazioni: tutti quelli ereditati dal comune più 102 nuovi, che sono stati individuati presso la ciclabile di Vicomoscano fino all’incrocio con l’accesso alla Canottieri Eridanea, l’argine in zona Lido Po e altri nelle frazioni, oltre a Largo Marinai d’Italia e al Monumento al Canottaggio. La concessione di 15 anni consentirà, anche al termine del periodo, di avere comunque vita residua nei led, che infatti hanno come target minimo 90mila ore di vita (circa 20 anni). Il risparmio energetico sarà del 68 per cento in K/watt annui.
G.G.