Treni: dopo la tragedia sfiorata, esposto del Codacons in Procura. E il Pd in regione convoca Rfi e Ansf
Domenica, sulla tratta del deragliamento di Pioltello, rischio di un nuovo incidente. Reazioni della società civile e della politica: "E’ necessario accertare se si tratti di casualità o di responsabilità" (Codacons), il Pd chiama al Pirellone i vertici della rete e della sicurezza ferroviaria.

MILANO – La stessa linea, dove quel 25 gennaio 2018 avvenne il deragliamento del treno lungo la Cremona – Treviglio – Milano all’altezza di Pioltello, ha rischiato di diventare, di nuovo, scenografia di un incidente. Un giunto ha ceduto nel tratto compreso tra Crema e Casaletto Vaprio nella giornata di domenica 13 ottobre. Ma stavolta l’esito è diverso. Il pronto azionamento del freno di emergenza, infatti, ha consentito di evitare pericolose conseguenze per i passeggeri. Pericolo sfiorato, ma le reazioni sono arrivate immediate.
“Solo per abilità del macchinista non ci troviamo a commentare una tragedia – ha commentato il Codacons -. E’ necessario accertare se si tratti di un puro caso o se vi sono specifiche responsabilità. Il tratto di linea ferroviaria in cui si è verificato il guasto, infatti, è lo stesso lungo cui è avvenuto il deragliamento di Pioltello del gennaio 2018. Oggi esposto in Procura del Codacons per verificare la sussistenza di eventuali fattispecie di reato”. Anche la politica prova a reagire all’accaduto: il gruppo regionale del Pd, insieme ai Lombardi Civici Europeisti, chiede di convocare in commissione trasporti i vertici regionali di RFI e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria.
“Abbiamo scritto alla presidente della commissione Trasporti Claudia Carzeri perché già nella seduta di giovedì convochi RFI e ANSF – spiega il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, primo firmatario della richiesta – nella stessa giornata in cui ascolteremo l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e l’assessore Claudia Terzi. Ci chiediamo come sia possibile che quasi due anni dopo l’incidente di Pioltello la linea ferroviaria sia ancora insicura, con guasti simili a quelli che furono fatali a gennaio 2018. Questa volta il macchinista ha avuto la prontezza e la freddezza necessarie per evitare il peggio, e a lui va la nostra gratitudine, ma la sicurezza di chi viaggia deve essere una priorità assoluta”. Per questo motivo, secondo Piloni, “mercoledì mattina saremo presenti con un presidio nelle stazioni di Cremona, Soresina, Castelleone, Crema e Capralba per chiedere un servizio di qualità e portare in Regione la voce dei pendolari”.
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