Trasporto scolastico, scoppia la grana giustificazione. I genitori: "Risponda KM dei ritardi!"
Mentre l'anno scorso c'era un po' più di tolleranza, quest'anno i ritardi vanno giustificati. Da una parte le scuole, dall'altra il gestore del servizio e dall'altra ancora le mamme già arrabbiate per il sovraffollamento
Meglio di cinque giorni fa, peggio di ieri. Il bilancio del trasporto scolastico verso gli istituti di Casalmaggiore e Viadana (e ritorno) registra un passo indietro secondo i dettagliati resoconti delle mamme che da giorni si battono affinché KM offra ai loro figli un trasporto puntuale, sicuro ed efficente. Almeno per il valore dell’abbonamento che pagano. A Martignana, nonostante il bus doppio, qualche problema all’andata “Il bus a fisarmonica – ha spiegato una mamma – è arrivato a Martignana già piuttosto pieno”.
Rivarolo del Re è al solito il comune che ha subito meno cambiamenti, per cui i problemi sono rimasti gli stessi. La questione Casalmaggiore – Vicomoscano ha tratto qualche beneficio dalla doppia fermata nella frazione di Vicomoscano, ma non abbastanza visto che poi entrambi i mezzi arrivano nella frazione già piuttosto carichi.
“Mia figlia – racconta un’altra mamma – ha provato a cambiare pulman non prendendo quello di Torricella perché era strapieno, ma anche il secondo era uguale”.
“Anche mia figlia – spiega un’altra mamma – mi diceva che i pulman erano strapieni e che al ritorno era più o meno la stessa cosa perchè sono usciti alle 13 il triennio del liceo, il San Giovanni Bosco e la Ragioneria. Per cui una massima concentrazione. Sia andata che ritorno dunque nessun miglioramento”.
La questione più importante dibattuta oggi è però quella dei ritardi a scuola. Gli istituti scolastici infatti iniziano le lezioni alle 8. Per chi entra dopo le 8.08 viene segnato sul registro il ritardo breve. Mentre l’anno scorso c’era un po’ più di tolleranza, quest’anno i ritardi vanno giustificati. Da una parte le scuole, dall’altra il gestore del servizio e dall’altra ancora le mamme già arrabbiate per il sovraffollamento. Le mamme sono comunque tutte daccordo a non dare responsabilità alla scuola: “Le insegnanti hanno perfettamente ragione – è il parere concorde – perché se i nostri figli hanno una verifica alla prima ora tutto inizia in ritardo. Ma, al posto di chiedere una giustificazione a noi la dovrebbero chiedere a KM. E pensare che basterebbe anticipare i viaggi per risolvere almeno questo problema”.
“I ragazzi che arrivano in ritardo – spiega una delle mamme – sono giustificati sino alle 8.08 dopo di ché devono essere giustificati dai genitori. Questo ha comunicato la professoressa ai ragazzi stamattina, dicendo che loro erano arrivati più tardi delle 8.08 e che serve la giustifica. Dopo l’orario previsto di ritardo i ragazzi rispetto a prima non possono più essere giustificati. Lunedì proverò ad andare a scuola ed informarmi perché onestamente se si aggiunge anche questo problema mi cresce ancor di più la rabbia perché a causa dei ritardi del pulman che sono frequenti devo accedere al registro elettronico e giustificare i ragazzi per una responsabilità che non è comunque la loro”.
Tra le proposte emerse la prima potrebbe essere quella di una raccomandata a tutte le scuole in cui i genitori si sollevano da ogni responsabilità per i ritardi causati da KM. “Se un ragazzo entra per cavoli suoi in ritardo è un conto. Se un pulman entra in ritardo tutto assieme la scuola deve interpellare KM, perché noi stiamo facendo tutto quello che riusciamo a fare affinché i nostri figli arrivino a scuola puntuali. Oltre a pagare ed oltre ad essere arrabbiate non mi sembra il caso di doverci sobbarcare anche questa cosa. L’anno scorso pagavo 380 euro per l’anno scolastico di trasporto, quest’anno sono 410 euro. Oltre all’abbonamento i pulman sono strapieni per cui vedetevela anche voi con KM. I professori hanno ragione, perché gli studenti non possono arrivare in ritardo, perché spezzano tutto. Ma noi che responsabilità abbiamo in tutto questo?”.
Per stasera è attesa la presa di posizione dei sindaci (Rivarolo del Re, Casalmaggiore, Martignana Po e Gussola quelli in contatto con le mamme) poi si deciderà come andare avanti in quella che rischia di diventare una lunga battaglia. Primi cittadini (invero tutti hanno dato la propria disponibilità a sostenere le ragioni dei genitori) o meno, comunque almeno quest’anno non si cede di un millimetro. Il gruppo delle mamme in contatto tra loro in un gruppo specifico di WhatsApp continua a scambiarsi pareri, opinioni e a confrontarsi sulle strategie, mettendo sul tavolo le varie ipotesi. L’unione fa la forza.
Vogliono sicurezza, ed un servizio adeguato per i loro figli. Un servizio puntuale che li porti a scuola e li riporti a casa per tempo, e senza problemi. E se per questo ci sarà da lottare poco importa. Loro – che lo fanno per i loro figli – promettono che si fermeranno solo quando avranno ottenuto quello che vogliono. O meglio ancora, quello che è nel loro diritto. Un servizio migliore.
N.C.