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Rotatoria Penny, CNC torna alla carica: "Da Leoni nessuna risposta nel merito"

Se la provincia non interverrà per riportare tutto nell'ambito della normativa in essere è possibile che si vada per vie legali. I termini, secondo l'avvocato Vappina, ci sono tutti

CASALMAGGIORE – Poche storie. Il vice sindaco Giovanni Leoni ci ha girato attorno, senza dare risposte. La questione è quella della Rotonda Penny. Ieri pomeriggio, in conferenza stampa, CNC ha ripreso l’argomento. Pierluigi Pasotto e l’avvocato Fabrizio Vappina si sono dichiarati insoddisfatti della risposta alla mozione sulla Rotatoria ottenuta in Consiglio Comunale.

“Abbiamo presentato la nostra mozione in modalità non polemica, in maniera costruttiva e collaborativa – ha spiegato Pasotto – perchè sono problematiche che attengono alla sicurezza dei pedoni e dell’utenza debole. Ci interessavano le risposte nel merito delle questioni. Non c’è stato niente di tutto questo. Il vice sindaco è partito dall’area vasta ed ha fatto tutto un excursus su argomenti che non c’entravano niente tanto che lo stesso presidente del Consiglio Francesco Ruberti, che peraltro ringraziamo proprio perchè ha cercato di riportarlo in tema, ha dovuto richiamarlo. Ora ci fa piacere che le nostre osservazioni siano portate all’attenzione dell’amministrazione provinciale ma nel merito il vice sindaco non ha per nulla chiarito in via ufficiale qual’è la posizione dell’amministrazione relativamente alle osservazioni”.

Nella realizzazione della rotatoria ci sono palesi violazioni della normativa vigente. CNC le ha segnalate tutte. E i consiglieri comunali che hanno bocciato la mozione si sono presi la responsabilità di avvallare tutto questo. “Non possiamo accettare di subire questo tipo di gestione della viabilità – ha ribattuto l’avvocato Fabrizio Vappina – la tutela va pretesa in fase realizzativa. Chi ha vigilato? Noi non ci aspettiamo che il comune funga da passacarte riportando le osservazioni delle minoranze, ma che prenda posizione sulle questioni. Da mercoledì sera nessuno può più dire di non essere al corrente della situazione”. Se la provincia non interverrà per riportare tutto nell’ambito della normativa in essere è possibile che si vada per vie legali. I termini, secondo l’avvocato Vappina, ci sono tutti.

Le osservazioni erano state allegate tutte alla mozione. Le riportiamo.

“Abbiamo chiesto la rimozione degli ostacoli presenti sui marciapiedi (l.13/89, DM236-89 ), l’allargamento degli stessi marciapiedi a dimensioni che consentano il transito di pedoni, disabili, carrozzine (90-140cm.). Di dotare i marciapiedi di transenne divisorie fisse, sul modello rotatoria Conad, che metta maggiormente in sicurezza i pedoni. Il ripristino dell’attraversamento pedonale di fronte a via Pascoli in sicurezza, mediante gli strumenti ritenuti più idonei e funzionali. L’allargamento della carreggiata in ingresso su via Foscolo e S.Leonardo, con studio del miglior percorso possibile per gli articolati pesanti, che riforniscono le varie attività commerciali in loco, la realizzazione attraversamento pedonale tra via XX Settembre e Ex Coop e tra Acqua & Sapone e Penny la rimodulazione imbocco marciapiede tra via S.Leonardo-Foscolo e parcheggio Penny, che insiste ora su area privata, la rettifica altezza gradino del marciapiede davanti al parcheggio Acqua & Sapone (32 cm) e verifica del dislivello e della lunghezza dello scivolo, la verifica e analisi della situazione attuale di sicurezza, dei mezzi provenienti dalla rotatoria Conad che entrano nel parcheggio Famila per i mezzi in uscita dallo stesso e per i mezzi in immissione da via 4 Novembre e Via Bassa per Vicomoscano”.

La minoranza ha chiesto anche tramite domanda di accesso agli atti la convenzione tra comune e provincia per verificare quali siano le responsabilità dell’uno e dell’altro ente. La strada è comunque segnata: o la provincia interviene riportando quanto meno ciò che non va nell’ambito della normativa vigente o non resterà che la strada dell’esposto in procura.

“Non possiamo subire gli errori della provincia – ha concluso Fabrizio Vappina – ed è giusto anche che i cittadini sappiano che a fronte delle violazioni della normativa, la mozione è stata comunque votata solo dai cinque rappresentanti di CNC, e da nessun altro”.

Nazzareno Condina

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