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Piadena Drizzona, da Priori attacco totale su palazzetto e mensa: "Prima di me il diluvio"

"Ciò non significa che a me piaccia fare pagare di più. Ma sono prudente: se poi arriveranno più soldi dal Governo, impiegherò un attimo ad abbassare le tariffe, per tutti. Ma devo avere la certezza di non fare buchi a bilancio" precisa il sindaco.

PIADENA DRIZZONA – Parla di bilancio, il sindaco di Piadena Drizzona Matteo Priori, attaccando la minoranza che a sua volta aveva risposto al primo cittadino su determinate questioni. La prima è quella legata al palazzetto. “Io insisto sulla mia linea – spiega Priori -. Quando il tetto del palazzetto è crollato e i soldi dell’assicurazione sono arrivati, io credo fosse necessario installare subito il fotovoltaico: in quel modo i fondi dell’assicurazione avrebbero consentito di sistemare il fotovoltaico, il quale a sua volta avrebbe portato guadagni a bilancio, che avrebbero consentito di pagare il mutuo precedentemente acceso per il tetto. Invece è stato fatto il contrario, sistemando subito il tetto coi soldi dell’assicurazione e lasciando a terra il fotovoltaico. Si è perso del tempo e si sono persi soldi: faccio presente che per installare il fotovoltaico dovremo rifare cantiere e ponteggi, dunque pagheremo due volte, quando bastava invertire l’ordine delle azioni ed essere più oculati per avere un risparmio reale”.

Va detto, tuttavia, che se il bilancio soffre è anche per i tagli del Governo. “E’ vero, e questo non mi fa piacere, lo dico anche se il Governo è del mio stesso segno politico – spiega Priori -. Tuttavia devo fare una precisazione, che nessuno ha colto: nella Gazzetta Ufficiale si parlava di 42 milioni di euro da distribuire tra tutte le nuove fusioni in Italia, senza sapere però quante queste sarebbero state. Bastava avere maggiore prudenza: la precedente amministrazione poteva anche auspicare i 570mila euro messi a bilancio, ma avrebbe dovuto, in via prudenziale, considerare qualcosa in meno. Io non sono felice di ricevere soltanto 270mila euro, ma prima di me qualcuno doveva tenere conto del fatto che potesse arrivare qualcosa meno rispetto al massimale preventivato”.

Il capitolo mensa ha fatto arrabbiare la minoranza… “E’ vero: i cittadini dell’ex comune di Drizzona pagheranno un po’ di più di prima, ma ricordiamoci che abbiamo fatto una fusione alla pari e non per integrazione, come invece andava fatta. Fusione alla pari significa che tutti i cittadini devono essere trattati in egual maniera. La minoranza mi suggerisce di abbassare per tutti le tariffe, ma io così facendo avrei un buco di bilancio. Dirò di più: gli ex drizzonesi si troveranno a pagare lo scuolabus. Prima infatti era stato fornito un servizio gratuito perché si dava un vantaggio ai ragazzi di Drizzona, affinché venissero a scuola a Piadena. Ora invece è tutto alla pari, senza un occhio di riguardo per nessuno. Ciò non significa che a me piaccia fare pagare di più. Ma sono prudente: se poi arriveranno più soldi dal Governo, impiegherò un attimo ad abbassare le tariffe, e lo farò per tutti. Ma devo avere la certezza di non fare buchi a bilancio”.

Priori insiste sulla fusione: doveva essere fatta per incorporazione. “Noto una gran confusione, anche nella quotidianità: l’altro giorno un’ambulanza doveva intervenire per trasportare un malato e non sapeva dove andare perché nello stesso comune ora abbiamo vie e strade con lo stesso nome. Se Drizzona fosse diventata frazione di Piadena, questo non sarebbe accaduto. Ed è solo un esempio. Purtroppo arriviamo dal malgoverno di chi ci ha preceduto. Un altro caso? L’ex Cinema Italia… Tutti siamo d’accordo nel recuperarlo, ma non possiamo permettercelo. Prima manteniamo quello che già abbiamo in casa, poi eventualmente investiamo nel recupero. Si chiama oculatezza di spesa”.

Giovanni Gardani

 

 

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