Venetia Picciola, un fine settimana per riscoprire l'epoca d'oro di Casalmaggiore tra presente e futuro
Durante i giorni della Festa della Zucca è stato presentato il progetto storiografico e musicologico, a cura di Ghirlandi e Ronda, per riscoprire il Seicento musicale degli autori passati proprio da Casalmaggiore nell'epoca d'oro della città.
La musica di un passato glorioso ma ormai dimenticato. L’urgenza di far conoscere l’epoca d’oro di Casalmaggiore attraverso le melodie di coloro che resero omaggio alle ambizioni di un territorio. “La Venetia Picciola” era il soprannome della città; oggi invece è il proposito ideato e realizzato dal giovane Stefano Ghirlandi e dal M° Riccardo Ronda per riscoprire quella tradizione musicale ai più sconosciuta e, con essa, la storia di un territorio. “La necessità del progetto nasce dalla mancanza totale di un ricordo vivo e presente di quel passato illustre che ha fatto della nostra città, per circa un secolo, un diamante nella polvere”, ha introdotto Ghirlandi alla presentazione del progetto in Biblioteca venerdì 20 settembre all’interno della Festa della Zucca, con la partecipazione del sindaco Filippo Bongiovanni e l’assessore alla Cultura Marco Micolo. Presenti anche Vittorio Rizzi, il compositore Pietro Magnani e il Mº Luca Colombo, direttore ensemble Biscantores di Milano, collaboratori del progetto.
Un ingente lavoro di riscoperta del patrimonio musicale della città che nei prossimi mesi avrà l’obiettivo “di far riscoprire coloro che hanno fatto la storia della musica polifonica sacra, da cui si sono abbeverati Monteverdi, Carissimi e Cazzati” ha spiegato Ghirlandi. Figure, ha aggiunto il giovane ideatore, ” le cui opere sparse tra Uppsala, Monaco, Stanford ed il Michigan ancora oggi rendono fama al nome di Casalmaggiore”. In particolare, La Venetia Picciola nasce dalla volontà di realizzare i grandiosi ‘Salmi Boscarecci e Concertati’ (1623) di Ignazio Donati, uno dei più importanti maestri di cappella casalaschi durante il Seicento. Una tradizione musicale, come ha spiegato Rizzi, “rimasta troppo a lungo inascoltata nelle nostre terre”. Il M° Ronda poi, che si è occupato della ricerca di archivio, nel ringraziare “chi ha collaborato al processo di riscoperta come don Claudio Rubagotti, la dottoressa Paola Cirani, Rizzi e Magnani per le indagini e gli Amici di Casalmaggiore per l’occasione offerta”, ha annunciato che “i Salmi Boscarecci verranno eseguiti a Casalmaggiore ed è possibile una forma di collaborazione con il Festival Monteverdi di Cremona”. Ma non solo. “L’idea è quella di non fermarsi soltanto alle opere di Donati, ma cercare di offrire alla comunità questi momenti di eccellenza che identificavano nella musica l’elemento centrale nella creazione di un’identità collettiva”, ha aggiunto Ronda.
Il progetto “Venetia Picciola” avrà il compito dunque di ‘tradurre’ le musiche di Donati, il cui compito è stato affidato a Colombo e all’ensemble Biscantores. Nel corso della presentazione in Biblioteca, infatti, il direttore ha spiegato come i Salmi Boscherecci in particolare “siano un’opera interessante per come sono stati eseguiti e per adattarsi a tutte le esigenze, grazie alle diverse precisazioni e modifiche del materiale stesso per diverse versioni”. Una raccolta di ‘salmi d’uso’ “con l’innovazione di alcuni momenti solistici inusuali rispetto al coro veneziano dell’epoca”, ha precisato Colombo. Insomma, per riuscire a presentare un domani al pubblico casalasco i “Salmi” del Donati e continuare la divulgazione storica e musicale del XVII secolo, “è necessario il sostegno di istituzioni pubbliche e private”, ha sottolineato Ronda.
Nel frattempo, domenica 22 settembre al Teatro Comunale, gli organizzatori hanno eseguito un concerto lirico, con famose arie dell’opera italiana di Mozart, Verdi, Rossini e Donizetti, per offrire fin da subito alla comunità un contributo musicale concreto ed avviarla all’ascolto dei Salmi Boscarecci del Donati.
Jacopo Orlo