Bozzolo e Calvatone, si lavora per sistemare i ponti Locarolo e Sant'Andrea
Per cercare una soluzione si sono susseguiti diversi incontri con il Parco Oglio Sud, il Galogliopo, il Consorzio di Bonifica Dugali, l’Aipo, mondo agricolo e Comuni interessati. Ora è maturata la volontà di commissionare in tempi brevi un progetto per candidarlo ai prossimi bandi.
BOZZOLO/CALVATONE – I sindaci di Bozzolo Giuseppe Torchio e di Calvatone Valeria Patelli si sono incontrati per esaminare la questione della chiusura dei ponti del Locarolo e S. Andrea o Romano, entrambi sovrastanti il Canale Delmona Tagliata, di competenza del Consorzio di Bonifica “Dugali”, ora Dunas, da qualche tempo chiusi, a livello precauzionale, al traffico veicolare ed agricolo, a seguito di richiesta motivata dell’Aipo (Agenzia Interregionale per il Po), responsabile della manutenzione arginale del bacino padano. Da tempo Aipo aveva segnalato l’esigenza di affrontare la questione statica, superata almeno in parte a Bozzolo con il collaudo del Ponte Locarolo a 35 quintali di portata. Successivamente le cattive abitudini avevano portato al transito, in taluni casi, di automezzi di stazza ben superiore, anche a Calvatone con proteste degli utenti soprattutto agricoltori, costretti a giravolte di diversi chilometri.
La questione ha visto un pronto interessamento con una parziale apertura al traffico ciclopedonale al Locarolo, in considerazione del passaggio della Greenway dell’Oglio, inserita nell’itinerario Brezza, considerata tra le migliori ciclopedonali italiane per la sua estensione di 300 km (Edolo-Torre d’Oglio) e per l’ambiente attraversato. Non di meno il ponte Sant’Andrea o Romano, in territorio di Calvatone, è il passaggio obbligato per raggiungere il sito archeologico romano di “Bedriacum”. Per cercare una soluzione si sono susseguiti diversi incontri con il Parco Oglio Sud, il Galogliopo, il Consorzio di Bonifica Dugali, l’Aipo, mondo agricolo e Comuni interessati. Ora è maturata la volontà di commissionare in tempi brevi un progetto per candidarlo ai prossimi bandi, per garantire la sicurezza e la viabilità del territorio e fornire ai due itinerari la concreta possibilità operativa. Nelle prossime giornate seguirà un incontro, aperto al mondo agricolo, anche per garantire il passaggio del traffico sulle strade arginali, sostitutive ai vecchi e collaudati percorsi ormai interdetti al traffico.
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