San Giovanni in Croce, la fiera settembrina con grosse novità E qualche sponsor in meno...
“Mi auguro – conclude Asinari - che il prossimo anno le attività commerciali e industriali si mostrino più sensibili e fiduciose nei confronti di persone nuove che provano a fare qualcosa di buono per il loro paese, sostenendone l’operato”.
SAN GIOVANNI IN CROCE – Novità nella tradizionale fiera di San Giovanni in Croce che si terrà da venerdì 20 a martedì 24 settembre. “Quest’anno la nostra fiera settembrina – spiega Pierguido Asinari, sindaco di San Giovanni – sarà organizzata da ragazzi del paese che, insieme all’Oratorio Parrocchiale e alla Biblioteca Comunale, proveranno a regalare a tutti i cittadini e alle persone che vorranno venirci a trovare cinque giorni di festa con intrattenimenti nuovi e coinvolgenti. Come Sindaco non posso che ritenermi soddisfatto: è positivo che i giovani sentano il desiderio di mettersi in gioco, ma soprattutto di mettersi alla prova con responsabilità e impegno. Da questo punto di vista l’obiettivo può dirsi già raggiunto”.
Al timone della manifestazione Luisa Grosso e Andrea Ballanti, che coordineranno un gruppo di ragazzi tutti fra i venti e i trent’anni. “Il programma è quasi pronto – spiegano Luisa e Andrea – mancano solo alcuni dettagli. Possiamo però dare alcune anticipazioni. Sarà una fiera molto dinamica, in cui inviteremo la gente al movimento: ci sarà una mattinata dedicata al fitness, serate danzanti di vario genere e uno spettacolo finale da non perdere che vedrà artisti impegnati in performance acrobatiche aeree in Piazza del Comune”.
Accanto alle novità ci saranno ovviamente i “classici”, come il Cotechino della fiera preparato dagli Amici dei Sapori, la sfilata di moda, che quest’anno si sposta in Piazza Feudatari, la commedia dialettale del lunedì e gli eventi culturali in biblioteca e a Villa Medici del Vascello. L’Amministrazione Comunale, la Pro Loco e l’Oratorio sosterranno attivamente gli eventi in programma. “Mi auguro – conclude Asinari – che il prossimo anno le attività commerciali e industriali si mostrino più sensibili e fiduciose nei confronti di persone nuove che provano a fare qualcosa di buono per il loro paese, sostenendone l’operato”.
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