Tonino Morreale (AIFVS Parma), dura denuncia: "Quella rotonda è una porcata!"

CASALMAGGIORE – La rotonda Penny? Una porcata. A dirlo Tonino Morreale, responsabile della sede di Parma dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, che nei giorni scorsi dopo aver visto l’opera ‘per lavoro’ (fa l’autista di professione) è voluto tornare nell’area per effettuare alcune riprese per l’associazione di cui è referente, in compagnia di una 80enne costretta su una sedia a rotelle. Tante le cose che non vanno, pericolose per l’incolumità di pedoni e ciclisti e ancor di più per diversamente abili.
“Quella rotonda è una porcata, mi assumo tutte le responsabilità di quel che dico. Da 20 anni mi occupo di sicurezza stradale, convegni e denunce dei problemi della strada, e quella rotonda non è per nulla sicura. Trovo vergognoso e grave che nel 2019 non si pensi alla sicurezza di pedoni, ciclisti e diversamente abili. Ho fatto la prova con una persona iscritta al CVS di Parma (Centro Volontari della Sofferenza, ndr), che pesa poco ed ha comunque una carrozzina di quelle strette. Sono partito dall’attraversamento, una delle poche cose buone, visto che è stato tagliato a metà consentendo così la sosta tra una corsia e l’altra. Si arriva sul lato dell’attività commerciale (Acqua e Sapone) e già ci si trova davanti al primo intoppo, il marciapiede stretto, la pendenza e lo scalino alto. in quello spazio una carrozzina si dovrebbe girare, e se deve girarsi senza nessuno che presti aiuto lo deve fare in pendenza, col rischio di cadere. Poi proseguo e mi trovo davanti il cartello ed il palo della luce. Di fianco al palo ci sono passato a filo, e considera che la carrozzina della signora è di quelle piccole, essendo lei una donna minuta. Poi si arriva alla discesa. Una persona da sola in carrozzina non può scendere da lì perché con molte probabilità, vista la pendenza, cadrebbe. Io che sono esperto perché mi occupo di trasporto di persone con disabilità l’ho fatta nell’unico modo in cui può essere fatta, con la persona in carrozzina che la scende di schiena, ma richiede qualcuno che glielo faccia fare. Al termine poi si deve attraversare una strada che non ha previsto neppure le strisce del passaggio pedonale”.
“Mi sono ripromesso di tornare nei prossimi giorni, voglio fare altri filmati con calma e farli girare per testimoniare come non si devono fare le cose. Sarebbe bastato ridurre la circonferenza centrale per allargare i marciapiedi se proprio non li si voleva allargare sul lato dei supermercati. Oggi ci sono persone con disabilità motoria e anziani che girano su carrozzine elettriche, mamme con bambini, e lì farebbero fatica. Le carrozzine sarebbero costrette, dopo l’attraversamento, a procedere in strada, su una strada altamente trafficata. Soluzioni se ne potevano trovare tante invece di spendere soldi pubblici così. Comunque sia il palo va rimosso, ridotta la pendenza del marciapiedi e sistemati gli altri problemi, non ci sono altre soluzioni”.
“Servirebbe che le associazioni locali, soprattutto quelle che si occupano di disabilità e di anziani, si mettessero insieme per manifestare. Perché qualcosa deve essere fatto, non può restare tutto così com’é”.
Tonino Morreale è risoluto, ed i primi filmati sono solo il primo passo, sulla questione andrà sino in fondo: “Sono abituato a denunciare le cose che non vanno e qui di cose che non vanno ce ne sono. Bisogna pensare alla sicurezza degli utenti della strada, da quelli che vanno in macchina a quelli che vanno a piedi o in bici, e a maggior ragione alla sicurezza di anziani e diversamente abili. Qui non se ne è tenuto conto”.
Nazzareno Condina