A Piacenza una mostra (con laboratori) per ricordare l'insegnamento del maestro Lodi
"È un percorso fotografico che dà voce e risalto ad un metodo didattico e ad un approccio all’educazione che esprime importanti elementi di attualità e ci rende partecipi di una eredità culturale e pedagogica che ha segnato la storia intellettuale del nostro Paese".
PIACENZA/DRIZZONA – L’esperienza umana e pedagogica del Maestro Mario Lodi non muore mai: e stavolta toccherà alla vicina Piacenza ospitare un evento a tema sul grande maestro di Piadena Drizzona, scomparso il 2 marzo 2014 a 92 anni. Il Gruppo Territoriale piacentino del Movimento di Cooperazione Educativa, ovvero l’Associazione che tanto ha avuto e tanto ha dato a Mario Lodi, e la Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi, fondata da Mario Lodi e ora diretta dalla figlia Cosetta, porteranno a Piacenza e allestiranno alla biblioteca Passerini Landi, la Mostra “La scuola di Mario Lodi”. Dal 28 settembre, giorno dell’inaugurazione, al 19 ottobre la mostra sarà visitabile dal lunedì pomeriggio al sabato con gli orari di apertura della biblioteca.
“La mostra – spiegano i promotori piacentini – racconta la straordinaria esperienza educativa del maestro Lodi e dei suoi ragazzi dal 1948 al 1978. Le foto d’archivio testimoniano i luoghi, i volti, l’ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale aprendo nuovi orizzonti alle pratiche d’insegnamento. Tutti i testi che accompagnano le immagini sono sempre parole del maestro e dei suoi alunni, tratte fedelmente da interviste, articoli, film, giornalini scolastici, relazioni di lavoro, lettere private e dalle opere pedagogiche di Mario Lodi”.
“È un percorso fotografico che dà voce e risalto ad un metodo didattico e ad un approccio all’educazione che esprime importanti elementi di attualità e ci rende partecipi di una eredità culturale e pedagogica che ha segnato la storia intellettuale del nostro Paese. Ma l’avvenimento, che sicuramente richiamerà docenti, genitori e pedagogisti da tutta l’Italia, non si limiterà alla mostra, ma metterà a disposizione degli interessati proiezioni di film, spettacoli teatrali, la presentazione di un libro attuale, quale “Costituzione, la Legge degli italiani riscritta per i bambini, per i giovani… per tutti”.
“Ci sarà inoltre la possibilità di partecipare a quattro laboratori formativi: partendo dal pensiero di Mario Lodi, introdurranno alla” bottega” di alcuni artigiani insegnanti che “facendo” imparano insieme ad altri artigiani insegnanti. Ma sul “fare” basano poi le proprie riflessioni teoriche dalla quale ripartono per altro fare”. I Laboratori Formativi avranno la durata di sei ore. Sabato 5 ottobre si potrà scegliere tra “Primo Apprendimento e metodo Naturale”, condotto dalle insegnanti e Formatrici Nerina Vretnar e Beatrice Bramini, e l’altro laboratorio “Perché fare teatro a scuola?”, condotto da Marina Savoia, insegnante di scuola Secondaria e formatrice. Sabato 12 ottobre l’alternativa sarà tra “La valutazione” con Davide Tamagni, maestro e Formatore e “Tra grammatica e riflessione linguistica” con Giancarlo Cavinato, Dirigente Scolastico e Formatore. Ogni Laboratorio accoglierà un massimo di 20 iscritti e le iscrizioni saranno accettate in ordine di arrivo. Le iscrizioni sono già aperte. I laboratori sono aperti a docenti (che possono utilizzare il bonus docenti), educatori, studenti e a chiunque fosse interessato.
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