Cronaca

Baslenga, ok i lavori in palestra Problemi alla struttura indoor: la ditta rinuncia. Nuovo bando

Il comune si è mosso sul fronte legale, incaricando l’avvocato Domenico Bezzi di Brescia di verificare se sussista la possibilità di ottenere un risarcimento dalla ditta piemontese che ha fatto dietrofront per i danni, soprattutto a livello temporale, subiti dal comune.

CASALMAGGIORE – Da un lato i lavori procedono bene e stanno rispettando i tempi, dall’altro invece qualche problema è emerso per quanto concerne la seconda parte delle operazioni. Parliamo del Centro Sportivo Baslenga di Casalmaggiore, con la palestra in muratura risalente agli anni ’80 e che necessita di ristrutturazione, e la palestrina coperta per lo sport indoor, il cosiddetto “pallone”, gestito dall’Atletica Interflumina.

Il sindaco Filippo Bongiovanni rende infatti noto che alla palestra vera e propria, quella storica per capirci, tutto procede per il meglio: entro il 31 agosto il campo da basket e da pallavolo sarà pronto, così come gli spogliatoi. Si è deciso di partire dalla parte interna per consentire alle società di iniziare regolarmente l’attività a settembre e questo è l’input dato all’azienda, che sta lavorando alla ristrutturazione, ossia la General Impianti di Pomezia. Seguirà una seconda parte delle operazioni, che sarà in esterna, non impedendo così l’attività dei club sportivi. In totale 650mila euro di investimento, con 500mila euro giunti da Regione Lombardia grazie ad un bando nel quale Casalmaggiore è risultato primo. Considerando che erano previsti 4-5 mesi di lavori e che questi sono partiti a maggio, i tempi sono rispettati sin qui.

I problemi, invece, si verificano alla struttura indoor dell’Interflumina, per un investimento da 400mila euro con 250mila euro in arrivo dalla Regione Lombardia. Qui, infatti, la ditta che ha vinto l’appalto anche perché unica partecipante al bando, la Cogeas di Asti, ha comunicato di voler rinunciare al lavoro. Non accade spesso, di questi tempi, ma così è andata in questa circostanza, perché la stessa azienda ha dichiarato di avere ottenuto altre commesse nel mentre e di non riuscire a rispettare il cronoprogramma previsto.

In questo caso il comune si è mosso su due fronti: ha rifatto la gara d’appalto, evitando così l’affidamento diretto e rendendo noto che l’aggiudicazione provvisoria avverrà già nelle prossime ore, anche se ovviamente i tempi della burocrazia spostano in avanti il cronoprogramma lavori. Va anche detto che l’attività indoor è soprattutto invernale, dunque un po’ più di tempo è concesso. Alla nuova gara hanno partecipato quattro aziende, così in caso di rinuncia – ma si spera chiaramente di no – basterebbe passare alla seconda classificata del bando. L’altro fronte sul quale si è mosso il comune è quello legale, incaricando l’avvocato Domenico Bezzi dell’omonimo studio legale di Brescia di verificare se sussista la possibilità di ottenere un risarcimento dalla ditta piemontese che ha fatto dietrofront, per i danni, soprattutto a livello temporale, subiti dal comune.

G.G.

 

 

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