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Il lato culinario di Leonardo da Vinci: e una cena a Villa Medici per scoprirlo...

Sapori insoliti e particolari in sei portate che sarà possibile sperimentare, per una sera, a Villa Medici del Vascello, tornando con il palato a cinque secoli fa, quando il castello era abitato dalla colta e raffinata Cecilia Gallerani.

SAN GIOVANNI IN CROCE – Leonardo Da Vinci pittore, scultore, ingegnere, inventore, scienziato ma anche cuoco. Tra i molteplici interessi di Leonardo non poteva mancare la cucina e si racconta che, durante gli anni di apprendistato alla bottega del Verrocchio a Firenze, Leonardo per un periodo abbia lavorato presso la Taverna delle Tre Lumache, dove avrebbe tentato di rinnovare il menù con quella che oggi chiameremmo nouvelle cuisine, applicando alla cucina il suo spirito sperimentatore e proponendo piatti elaborati. Il lavoro in taverna stimolerà la fervida immaginazione di Leonardo, che inventerà e disegnerà alcuni strumenti per migliorare il lavoro degli uomini in cucina, tra cui il girarrosto, il cavatappi e il macinapepe.

E’ proprio questo aspetto della vita di Leonardo che Villa Medici del Vascello vuole celebrare con l’evento “In cucina con il genio”, cena con ricette rinascimentali e interludi teatrali in programma per sabato 3 agosto, alle ore 20:30, presso il complesso architettonico-naturalistico oggi di proprietà del Comune di San Giovanni in Croce. La serata si inserisce all’interno de “Il mondo dopo”, rassegna di eventi dedicati a Leonardo Da Vinci nell’anniversario dei 500 anni dalla morte, avvenuta nel 1519.

Non una classica cena rinascimentale, ma una cena raffinata nella splendida cornice di Villa Medici del Vascello, il cui menu, curato da ArteGusto di Gazzuolo, sarà tratto direttamente dagli appunti del grande genio toscano, per sperimentare una cucina che, proprio in quel periodo, stava subendo importanti trasformazioni che avrebbero condizionato la ricca tradizione enogastronomica del nostro paese.

Nella foto Leonardo da Vinci e “La dama con l’ermellino”, uno dei suoi ritratti più celebri, che lo lega a San Giovanni in Croce

Il Rinascimento è stato un periodo di grande fermento anche ai fornelli, ed è proprio durante i secoli XV e XVI che la tradizione medievale culinaria subisce grandi innovazioni, e vengono dati alle stampe ricettari volgari destinati al grande pubblico. Ma sono le corti signorili i luoghi in cui la cucina dell’epoca dà il meglio di sé: i banchetti erano in primo luogo occasioni per esibire pomposamente la ricchezza e il prestigio del casato con sfarzosi allestimenti e decine di vivande, il tutto supervisionato dal maestro di cerimonie, il quale sovrintendeva a tutte le fasi del banchetto e coordinava il lavoro dei servitori. Lo stesso Leonardo fu maestro di cerimonie in occasione dello sposalizio del Duca di Milano Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona nel 1489, per i quali organizzò una rappresentazione scenica spettacolare e ingegnosa, degna della sua creatività.

Anche le ricette giocano un ruolo di primo piano nella corsa alla magnificenza e allo stupore dei Signori rinascimentali e nuovi modi di preparare le pietanze con accostamenti estremamente arditi fanno capolino nelle cucine. Grande protagonista è lo zucchero di canna, che concorre, insieme al largo uso di spezie, a creare sapori agrodolci, molto in voga all’epoca.

Sapori insoliti e particolari in sei portate che sarà possibile sperimentare, per una sera, a Villa Medici del Vascello, tornando con il palato a cinque secoli fa, quando il castello era abitato dalla colta e raffinata Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino di Leonardo, e le corti di tutta Italia risplendevano di artisti, letterati, scienziati e grandi cuochi. Per maggiori info: www.villamedicidelvascello.it

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