Da Mantova una lettera al Ministero sul futuro delle Province: "Rilanciarle oppure non hanno senso"
A Palazzo di Bagno si parlerà infatti di un documento che chiede di rivedere il ruolo della Provincia e le difficoltà che negli ultimi anni, con sempre meno risorse, sono chiaramente aumentate. Appuntamento lunedì alle ore 16.
MANTOVA – Vi sarà anche un tema di interesse nazionale in discussione nel consiglio provinciale di Mantova convocato per lunedì alle ore 16. A Palazzo di Bagno si parlerà infatti di un documento che chiede di rivedere il ruolo della Provincia e le difficoltà che negli ultimi anni, con sempre meno risorse, sono chiaramente aumentate. Di seguito ecco il testo del documento che sarà discusso (e probabilmente approvato) dal consiglio provinciale virgiliano.
“Noi Consiglieri della Provincia di Mantova
Riteniamo indispensabile per i nostri cittadini la presenza di una Provincia forte, autorevole, pienamente rappresentativa della comunità, dotata di un’organizzazione adeguata e di risorse finanziarie sufficienti a garantire in tutto il Paese i servizi essenziali loro assegnati in maniera efficiente e tale da rispettare i diritti dei cittadini. Approviamo e sottoscriviamo il seguente
ORDINE DEL GIORNO
CONSIDERANDO PRIORITARIA
La necessità e urgenza di porre fine al dibattito istituzionale sulle Province, ormai superato e la cui riapertura non farebbe che produrre nuove incertezze e instabilità a tutto danno dei cittadini che amministriamo.
VISTO
Il Tavolo tecnico-politico per la redazione di linee guida finalizzate, tra l’altro, all’avvio di un percorso di revisione organica della disciplina in materia di ordinamento delle province e delle Città metropolitane, insediato presso la Conferenza Stato Città e operativo dal gennaio 2019.
CONSIDERATO CHE
Per quanto attiene le Province, le questioni chiave che UPI ha posto al tavolo sono: funzioni fondamentali di area vasta ben definite; organi politici pienamente riconosciuti e legittimati; una organizzazione dell’ente e del personale tale da permettere la piena funzionalità della macchina amministrativa; una autonomia finanziaria tale da assicurare le risorse necessarie alla copertura delle spese per le funzioni fondamentali.
RICHIAMATO
Il messaggio del Presidente della Repubblica, Prof. Sergio Mattarella, alla XXXIV Assemblea Generale dell’UPI, il quale ha sottolineato che “permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza” e come fra gli obiettivi del tavolo istituito di recente presso la Conferenza Stato-Città – “potrà essere valutata la coerenza del quadro legislativo vigente, anche riguardo all’allocazione delle funzioni e delle risorse necessarie per il loro esercizio, nonché alla legittimazione degli organi elettivi”.
SOTTOLINEATA
L’importanza che per noi Sindaci e Consiglieri, nella nostra azione quotidiana al servizio delle città che amministriamo, rivestono le Province, istituzioni chiave per la coesione e il governo dei territori e attraverso cui sono garantiti servizi essenziali ai cittadini, quali la sicurezza nelle scuole superiori, la gestione ed efficienza delle strade provinciali, gli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico. Servizi che sono diritti inalienabili che non possono essere assicurati a livello comunale ma che necessitano di un ente intermedio per l’erogazione ottimale.
SOTTOLINEANDO CHE
Svilire istituzioni della Repubblica non fa che indebolire il legame tra i cittadini e le istituzioni, minandone la fiducia al punto da scoraggiare la partecipazione stessa al processo democratico.
CHIEDIAMO AL GOVERNO
– Di considerare le Province quali istituzioni costitutive della Repubblica, con un ruolo e attribuzioni peculiari nel sistema Paese.
– Di proseguire senza indugi e con determinazione nel percorso di revisione della Legge n. 56/14 sia rispetto alle funzioni fondamentali che rispetto alla governance, poiché l’assetto della riforma delle Province attuata con la legge Delrio evidenzia limiti che hanno causato instabilità e incertezze a danno esclusivo delle comunità e dei territori.
– Di porre fine alla situazione di incertezza finanziaria di questi enti – ormai unanimemente acclarata – con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati, restituendo alle Province piena operatività e autonomia, così da potere permettere l’erogazione dei servizi essenziali loro affidati dalla Costituzione e dalle leggi.
– Di considerare le Province quali enti strategici per il rilancio dello sviluppo del territorio, sia permettendo la messa in campo di investimenti nelle opere pubbliche e nel patrimonio in gestione, sia come strutture a sostegno degli enti locali del territorio.
CHIEDIAMO AL PARLAMENTO
– Di avviare immediatamente un dibattito costruttivo sul futuro delle Province, rifiutando qualunque implicazione di tipo propagandistico, nel pieno rispetto delle istituzioni.
– Di assicurare nella prossima Legge di Bilancio interventi tali da garantire ai territori e alle comunità risorse per i servizi essenziali assegnati alle Province, nel rispetto dei diritti dei cittadini che noi Sindaci e Consiglieri provinciali rappresentiamo. ?A questo scopo noi, in qualità di Consiglieri provinciali, oltre che Sindaci e consiglieri comunali, sottoscriviamo all’unanimità questo ordine del giorno e chiediamo al Presidente della nostra Provincia di trasmettere questo atto, a sostegno all’azione dell’UPI, alle massime cariche del Paese – Presidenza della Repubblica, Governo e Parlamento, ai rappresentanti dei partiti e movimenti politici, delle forze politiche e sociali, ad ANCI e Conferenza delle Regioni, per rendere nota la nostra posizione. Chiediamo inoltre all’UPI di depositare questo Ordine del Giorno come atto ufficiale ai lavori del Tavolo per la revisione della Riforma presso il Ministero dell’Interno”.
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