Viadana Davvero 2020, svolta civica: "Amministrazione e partiti non stanno risolvendo nulla"
"La dimostrazione che i partiti tradizionali non servono più a nulla a livello locale, se non ad accontentare gli appetiti di qualche relitto della politica che conta. Serve forza e un nuovo slancio. Servono i cittadini adesso".
VIADANA – E’ un post di sfogo, che mischia rammarico e pure una nota polemica. Ed è un post che segna una svolta netta dal campo della politica al civismo, svolta che non stupisce se applicata a un gruppo “Viadana Davvero 2020”, che non ha ancora esposto bandiere politiche (né mai lo farà, crediamo), pur essendo vicino ad esponenti della Lega “dissidente” rispetto a quella salviniana. Idee politiche a parte, il post è legato alla situazione attuale di Viadana.
“C’era una volta Viadana vicina a Milano – si legge – . Ci sono stati anni buoni, dobbiamo riconoscerlo. Eravamo riusciti a costruire un rapporto con la Regione che aveva dato grandi risultati. Solo pochi anni fa la Regione aveva scelto di investire su Viadana finanziando in modo impressionante quasi tutto ciò che la amministrazione programmava. Il Palasport, l’argine di San Matteo, il restauro delle chiatte a Torre d’Oglio, il nuovo progetto di sbarramento sempre a Torre d’Oglio, gli argini di Buzzoletto e Banzuolo, i parcheggi e le recinzioni al campo da rugby, il rifacimento e il nuovo campo coperto allo stadio Bertolani, del calcio, i progetti sulla sicurezza e sul commercio, la nuova rotatoria al Fenilrosso, il completamento del primo tratto della gronda Nord e tanto altro. Tutto ciò sostanzialmente tra il 2013 e il 2017. Poi il nulla… come prima del 2013 del resto. Buttiamo lì una domanda retorica: cosa sarà successo da allora? Sarà una coincidenza astrale ma in quel periodo in Regione c’era uno di Viadana (Gianni Fava, ndr) che si faceva sentire. E prima? E soprattutto dopo? Certo non è detto che tutte le responsabilità siano imputabili a questa coincidenza”.
Segue un’accusa più o meno diretta anche alla giunta di Viadana. “Purtroppo nel frattempo si è bloccata anche la macchina amministrativa locale. Nessuno fa più domande e di conseguenza diventa difficile immaginare che qualcuno possa dare risposte. Ma è altrettanto certo che ormai in Regione di Viadana non si occupa più nessuno. Per mesi abbiamo assistito ad annunci di vicinanza e di supporto alle questioni locali da parte di politici che nei fatti sono spariti come neve al sole. C’è una sede parlamentare in via Garibaldi di un partito (Lega, ndr) che dovrebbe ospitare i propri eletti del territorio per poter incontrare i cittadini viadanesi (o almeno così avevano promesso). Chi lo ha visti? C’è una sola consigliera regionale di maggioranza (Alessandra Cappellari, ndr), che per arrivare qua temiamo abbia bisogno del navigatore, che mai si è occupata di una (diciamo anche solo una) delle tante questioni aperte. Siamo stati dimenticati e abbandonati da tutti e nessuno riesce ad andare oltre le dichiarazioni di circostanza”.
“La politica locale – prosegue Viadana Davvero 2020 – annaspa e il controllo totale della stessa è stato assunto da un soggetto che da anni viene bocciato dai cittadini. Ma così vanno adesso le cose. Comandano le segreterie provinciali dei partiti e i livelli locali non contano più nulla. Anche per questo serve una forza civica che ridia smalto con intraprendenza alle iniziative utili al territorio. In questa fase c’è perfetta coincidenza fra chi governa Viadana, chi la Regione e chi lo Stato. Una situazione perfetta che avrebbe dovuto portare grandi vantaggi a questa comunità e che invece sta producendo il nulla più totale. La dimostrazione che i partiti tradizionali non servono più a nulla a livello locale, se non ad accontentare gli appetiti di qualche relitto della politica che conta. Serve forza e un nuovo slancio. Servono i cittadini adesso”.
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