Cronaca

Maltempo, previsti 92 mm di pioggia in 24 ore. Il Navarolo spegne gli impianti di sollevamento

Il Consorzio nel frattempo si è attivato per aprire sostegni sulla rete per consentire il massimo deflusso delle acque. Quasi inutile evidenziare che la situazione viene costantemente monitorata.

Il post ha iniziato a girare su Facebook a partire dal tardo pomeriggio di venerdì, quando la Protezione Civile ha diramato i primi allarmi legati al maltempo. E poi ha presto fatto il giro dei social, in particolare sulle bacheche di molti sindaci del comprensorio Oglio Po. L’allarme arancione lanciato dalla Protezione Civile per temporali molto forti previsti tra il tardo pomeriggio di sabato 27 luglio e il pomeriggio di domenica 28 luglio, spaventa un po’ il territorio a cavallo tra i due fiumi e ha spinto i primi cittadini dei vari comuni a chiedere un intervento pure al Consorzio di Bonifica del Navarolo.

Le previsioni parlano infatti di 92 mm di pioggia previsti in 24 ore, con il picco di 70 mm in 12 ore tra sabato sera e domenica mattina. “Questo significa – spiega il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni – che nessuna rete fognaria potrebbe reggere un tale impatto se questo fosse confermato. Siamo inoltre in stagione irrigua dunque i canali sono pieni di acqua. Sono, come molti colleghi, in stretto contatto anche con il Consorzio Navarolo per chiedere di abbassare i livelli dei canali il prima possibile”.

A tal proposito il summit con l’ingegner Sartori del Navarolo ha preso in esame diversi aspetti: il Consorzio Navarolo, infatti, viaggia su una rete promiscua, con i canali che portano sia acqua irrigua che di scolo. E’ necessario trovare una soluzione per evitare di lasciare i contadini senz’acqua durante il periodo irriguo ma al contempo anche di avere i canali troppo pieni. La decisione chiaramente va presa in base all’intensità delle precipitazioni: i millimetri che cadranno dovrebbero essere parecchi, ma il vero problema si verifica se gli stessi cadono con intensità e in pochissimo tempo, con il fenomeno delle cosiddette bombe d’acqua. In quel caso spegnere l’impianto irriguo sarebbe la misura corretta.

Qualora invece gli oltre 90 mm di pioggia previsti dovessero distribuirsi nel tempo, ecco che la situazione potrebbe scorrere via – letteralmente – senza necessità di interventi straordinari. Intanto però gli impianti irrigui di sollevamento sul Po sono già stati spenti. E il Consorzio nel frattempo si è attivato per aprire sostegni sulla rete per consentire il massimo deflusso delle acque. Quasi inutile evidenziare che la situazione viene costantemente monitorata. Dopo di che, è il caso di dirlo: al cielo l’ardua sentenza.

Giovanni Gardani

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