Economia

Confagricoltura Mantova, il bilancio della campagna cerealicola: bene l'orzo, male il grano duro

«L’orzo – spiega Roberto Begnoni, presidente della sezione cereali – e? coltura piu? precoce e piu? rustica rispetto al grano, e ha sofferto probabilmente meno l’ondata di caldo di giugno, chiudendo con ottime performance».

L’orzo sorride, il grano tenero resiste, nei guai invece il grano duro, senza dimenticare i soliti problemi legati all’andamento climatico. Questo, in sintesi, il bilancio finale della campagna cerealicola 2019 stilato da Confagricoltura Mantova, che ha raccolto ed elaborato i dati a mietitrebbie ferme. Molto bene come detto l’orzo, che ha fatto registrare produzioni abbondanti e di qualita?: in media siamo sui 70-75 quintali per ettaro, ma sono state toccate anche punte di 90 q/ha. Buono anche il peso specifico, compreso tra 64 e 70: «L’orzo – spiega Roberto Begnoni, presidente della sezione cereali – e? coltura piu? precoce e piu? rustica rispetto al grano, e ha sofferto probabilmente meno l’ondata di caldo di giugno, chiudendo con ottime performance».

Per quanto riguarda il grano, l’annata e? stata certamente segnata dall’andamento climatico, con quattro mesi aridi in inverno, quasi due di pioggia battente e l’ondata di gran caldo di giugno, che ha seccato le spighe in campo: «Il grano tenero – prosegue Begnoni – ha resistito di piu?, anche se dove si sono verificate le maggiori precipitazioni, e dove erano presenti terreni piu? argillosi con ristagni d’acqua, qualita? e quantita? sono piu? basse. Dove si sono potuti fare i trattamenti adeguati abbiamo invece buone performance». Queste ultime cambiano pero? in base alle zone della provincia. Nel nord-est in media siamo sui 55q/ha, con un calo medio di circa 10 ha rispetto al 2018. La qualita?, per contro, e? piu? che soddisfacente, con peso specifico tra 78 e 82 e un buon grado di proteine, attorno al 13%. Nel basso mantovano invece, dove ci sono terreni piu? forti, si registrano produzioni medie da 50 q/ha e peso specifico tra 77 e 78.

Piu? problemi per il grano duro: «Tra Don (Deossinivalenolo, una micotossina dannosa per la pianta) e scarse produzioni l’annata e? da dimenticare. Da un paio d’anni il duro non rende come dovrebbe e questo mi preoccupa in vista delle prossime semine». Menzioni a parte per le varieta? di grano tenero della filiera MantoGrano (Bisanzio e Mixitaly), che si dimostrano solide, con buona produzione e qualita? (il Mixitaly ha toccato addirittura i 60-65 q/ha) e per il grano biologico, che ha prodotto bene (45-50 q/ha). Per quanto riguarda i prezzi, il mercato al momento si dimostra stabile, con la qualita? che come sempre viene premiata. Al netto di quotazioni per il grano duro ancora assenti, il tenero fa registrare un +1,5% rispetto al 2018 per le varieta? di qualita? e di forza, mentre il fino al momento e? a -1% rispetto all’anno scorso. L’orzo invece e? in calo del 5%, per effetto dell’aumento delle superfici e delle produzioni abbondanti.

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